Uno degli effetti collaterali dell'essere in gravidanza è proprio la nausea (che può sfociare in hyperemesis gravidarum), che colpisce moltissime donne soprattutto nel primo trimestre di gravidanza. ben 6 donne su 10 subiscono questo fenomeno. Di soluzioni ce ne sono tante, ma nessuna che poi sia efficace veramente su tutte le donne: zenzero, cerotti, braccialetti anti-nausea, mangiare cibi solidi e così via.

A quanto sembra, però, potrebbero aver trovato la soluzione efficace su larga scala grazie alle buone notizie presentate durante il Congresso Nazionale di Ginecologi Italiani che si sta svolgendo a Milano. Grazie a una sperimentazione condotta dall'Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI) si è visto come il mangiare alcuni tipi di ghiacciolo possa ridurre il fenomeno fino al 95%.

Che fumare facesse male e che fumare in gravidanza arrecasse danni al feto, lo sapevamo, ma dall'America arriva una nuova ricerca che spinge le donne a smettere di fumare ancor di più in gravidanza a meno che non si voglia avere un figlio che da grande sarà un antisociale!

Secondo lipotesi sostenuta da una ricerca della Harvard School of Pubblic Health, diretta dalla dottoressa Angela Paradis e pubblicata sul Journal of Epidemiology and Community Health, fumare in gravidanza può incidere sulla futura vita sociale del nascituro.

Lunedì scorso è successo a Messina quello che nono vorremmo mai sentire, ma che purtroppo può capitare anche senza l'errore umano. Una donna in dolce attesa a termine di gravidanza si è recata in ospedale con il travaglio in atto.

Con le contrazioni che certificavano l'avvio del parto è stata visitata al pronto soccorso e durante l'esame cardio-topografico si è registrata l'assenza di battito cardiaco. La puerpera ha di seguito denunciato i medici che l'hanno presa in cura. La procura ha ora iscritto nel registro degli indagati i quattro medici del Policlinico per appurare se ci sia o meno una qualche responsabilità nell'accaduto.

Ieri abbiamo visto come il ricorrere ai test diagnostici per identificare le anomalie genetiche, spesso sia causa di risultati poco chiari ed errati. Oggi riprendiamo l'argomento delle analisi genetiche, per parlare invece di uno studio che è stato in grado di scoprire e identificare le basi molecolari di una grave anche se rara malattia mitocondriale.

Lo studio è stato condotto dall'Helmoltz Centrum di Monaco di Baviera e dell'Unità di Neurogenetica Molecolare della Fondazione Istituto Neurologico ''C. Besta'' di Milano. Si tratta di una nuova tecnologia per analisi genetiche a basso costo.