Finora il fenomeno della depressione materna nelle varie fasi di crescita del bambino era nota, ma vi è una scarsità di informazioni sulla depressione post-partum nei papà e le conseguenze che questa riversa sui figli.

Uno studio americano ha rivelato infatti che a farne le conseguenze sono sempre i figli: un bambino su quattro con genitori in stato depressivo manifesta problemi di tipo comportamentale.

Lo studio è stato condotto dai ricercatori della NYU School (USA) e pubblicato sul Journal Maternal and Child Health e ha dimostrato una stretta correlazione tra i disturbi depressivi di mamma e papà e i problemi comportamentali dei figli. Michael Weitzman, docente in Pediatria e Medicina Ambientale, puntualizza che i risultati riportano nella ricerca illustrano i  fattori  che aiutano a identificare i padri che potrebbero trarre beneficio dallo screening per la depressione clinica. Dati rilevanti vista la continua e crescente crisi economica degli Stati Uniti e mondiale.

La depressione post-partum nei papà (conosciuta anche come 'sindrome da capofamiglia') è confermata dalla durata dei sintomi: insofferenza, desiderio di uscire di casa nei momenti in cui il bambino ha più bisogno, angoscia e claustrofobia, e il fatto che gli uomini hanno una predisposizione sociale a tenere nascoste le proprie debolezze, praticamente quando paternità- emozioni -affetti non riescono proprio a combinarsi. Ad essere più esposti al rischio di depressione risultano essere i padri che vivono in povertà, che hanno un bambino bisognoso di assistenza sanitaria, che convivono con una madre depressa e che rischiano la disoccupazione.

Ma spesso il problema nasce dal confronto della situazione attuale e quella precedente: come chiarisce il centro Riza, la coppia stava vivendo passione fatta di appagamento e affinità; la nascita del figlio spezza l'idillio perché il puerperio sposta la totale attenzione della compagna sul nuovo arrivato mentre l'uomo deve pensare a rafforzare il tenore economico. La situazione va compresa e risolta al più presto anche con l'aiuto di specialisti, altrimenti non viene minata solo la salute individuale ma anche quella di coppia.