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Usa, campagna choc anti obesità |
Benessere - Articoli | |||
Scritto da Carmela Pelaia Lunedì 13 Febbraio 2012 11:54 | |||
Polemica sulla campagna pubblicitaria contro l'obesità infantile lanciata in Usa dalla Strong4life: il movimento creato dal Children's Healthcare di Atlanta ha diffuso manifesti e spot con gli slogan Chubby non è carino se ha il diabete di tipo 2 oppure potrebbe non sopravvivere ai genitori.
Strong4life ci va pesante consapevole del grande problema che è negli Stati Uniti l'obesità infantile facendo passare il messaggio che di obesità si può morire: una strategia che non piace a tutti perchè il rischio è quello che i bambini obesi vengano emarginati dal resto della società o sui quali riversarsi atti di bullismo. Nella comunicazione dei comportamenti a rischio come l'abuso di alcol, di fumo e l'obesità, è molto sottile il confine che separa una sana sollecitazione verso prassi corrette da una vera e propria demonializzazione di chi pratica i comportamenti incriminati. E' per questo motivo che sono scesi in piazza a protestare il Washington Post, la BBC, alcuni social network e perfino Alan Guttmacher, un funzionario del National Institute of Health, il quale ha dichiarato che questi spot potevano comportare dei seri rischi per la salute psicologica dei bambini obesi. Ma non a caso la campagna pubblicitaria è nata in Georgia, il secondo stato americano col più alto tasso di obesità infantile, e si proponeva di intervenire in maniera assolutamente decisa su questo fenomeno che colpisce circa il 20,7% dei bambini che cominciano a soffrire precocemente di ipertensione e malattie cardiovascolari. Altro punto importante è che il 75% dei genitori non riconosce l'obesità dei propri figli come un problema su cui intervenire.Il problema resta e affligge la classe politica fino al punto che addirittura la First Lady Michelle Obama propaganda uno stile di vita salutare fatto da un'alimentazione e da una regolare attività fisica, invogliando le famiglie a creare il proprio piccolo orto vicino casa.
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