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Esami per l'infertilità maschile: lo spermiogramma |
PMA - Esami |
Scritto da Alessandra Rebecchi Martedì 12 Gennaio 2010 14:35 |
Lo spermiogramma è il principale esame per analizzare l'infertilità maschile: attraverso questo controllo vengono analizzate le caratteristiche di forma, motilità e quantità degli spermatozoi. L'affidabilità dell'esame dipende dalla corretta esecuzione di alcuni accorgimenti: - Astitnenza completa nei tre - cinque giorni precedenti all'esame; - La sospensione delle terapie farmacologiche in corso; - La raccolta del campione dev'essere effettuata attraverso la masturbazione manuale, in buone condizioni di igienee in raccoglitori a bocca larga; - La raccolta dev'essere effettuata possibilmente direttamente al laboratorio, se ciò non fosse possibile bisogna raccoglierlo a casa in un contenitore sterile e portato al laboratorio entro un'ora, tenuto al caldo corporeo in posizione verticale. Il campione raccolto inizialmente viene sottoposto a una valutazione "macroscopica" per la determinazione di alcune caratteristiche fisico-chimiche come il volume, l'aspetto, il pH, la viscosità e la fluidificazione. Successivamente si passa all'esame al microscopio per la determinazione della concentrazione, della morfologia e della motilità degli spermatozoi. Caratteristiche fisico-chimiche Colore e aspetto Il colore del liquido seminale è di norma grigio opalescente. In alcuni casi potremo trovare diciture come lattescente, pioide e bruno: Nel caso del colore lattescente, soprattutto se accompagnato da un ridotto volume e una marcata acidità può indicare un danno delle vescichette seminali, mentre l'aspetto giallognolo pioide è indice di una contaminazione urinaria, della presenza di granulociti o più raramente della presenza di bilirubina. Volume Il volume, in condizioni normali da 2 a 5 ml, e' indice del funzionamento delle vescichette seminali, in quanto producono dal 50% all'80% della componente liquida. La parte restante la fanno la prostata, le ghiandole uretrali accessorie e il deferente. Il pH Lo sperma ha normalmente un pH alcalino, che va da 7,5 a 7,8 ed è il risultato tra la produzione basica delle vescichette seminali e quella acida della prostata. Un pH inferiore a 7 indica per cui una disfuzione delle vescichette seminali, mentro un valore superiore a 7,8, in presenza di leucociti, indica l a presenza di infezioni. Fluidificazione Appena emesso lo sperma coagula per poi liquefarsi: il procedimento si completa nel giro di trenta minuti a trentasette gradi. Il meccanismo avviene grazie ad alcuni enzimi prostatici che agiscono sul fibrinogeno prodotto dalle vescichette seminali: una mancato coagulazione, oltre aallo scarso volume, indica una disfunzione delle ceschicheete o una loro agenesia. Anche gli enzimi che operano alla liquefazione sono secreti dalla prostata. Viscosità La viscosità non va confusa con la fluidificazione: mentre la fluidificazione è un processo transitorio la viscosità è un carattere permanente di un determinato liquido seminale. Normalmente viene valutata facendo defluire lentamente il liquido da una pipetta: il liquido non viscoso forma un filo inferiore ai due centimetri. L'eccessiva viscosità limita la motilità degli spermatozoi. Presenza di sostanze chimiche Nel liquido seminale si trovano solitamente alcune sostanze chimiche: - Fruttosio: concentrazioni tra i 120 e 450 mg/dl. Prodotto dalle vescichette seminali sotto stimolo androgenico. Un basso contenuto di fruttosio può indicare un'infezione delle vescichette seminali o una insufficiente secrezione di ormoni androgeni; - Acido citrico: prodotto dalla prostata: in caso di bassa concentrazione si sospetta una patologia prostatica; - Glicerofosforilcolina (GFC): valori bassi indicano un deficit dell'epididimo; - Zinco, normalmente in concentrazioni da 25 a 400 microgrammi per decilitro. Caratteristiche microscopiche Concentrazione degli spermatozoi Indica il numero di spermatozoi contenuti in un millilitro eiaculato. I valori di normalità devono essere uguali o superiori a 20 milioni di unità. Motilità La coda conferisce allo spermatozoo la possibilità di muoversi in avanti: entro due ore viene valutata la percentuale di spermatozoi che conservano questa qualità, dividendoli in tre categorie: - Moto rettilineo rapido (A); - Moto rettilineo lento (B) - Moto irregolare (C). In condizioni di normalità la percentuale di spermatozoi di classe A+B dev'essere superiore o uguale al 50%. La motilità dipende fisiologicamente dalla durata dell'astinenza e può essere influenzata dalla temperatura di conservazione del campione, dall'incompleta liquefazione o dall'aumento della viscosità. Morfologia La valutazione morfologica deve essere effettuata con particolari colorazioni istologiche. Ogni singolo spermatozoo è composto da una testa lunga 4.0 - 5.5 micron, larga 2.5 - 3.5 micron e composta dal 40% al 70% da una regione acrosomiale. Le possibili malformazoni osservabili soo molteplici: si va dalla testa a punta, amorfa, allungata, doppia, con acrosoma ridotto, assente o asimmetrico. Il tratto intermedio che collega la testa al flagello ha una lunghezza di 6.0 - 7.5 micron e uno spessore di 1 micron e i principali difetti riguardano l'assottigliamento o l'inspessimento. Il flagello ha una lunchezza di circa 45 micron e una larchezza di 0.5 micron e può presentarsi spezzato, mozzo, gonfio, avvolto o doppio. La presenza di spermatozoi anomali non deve superare il 70% del totale: una quota troppo elevata compromette la fertilità. Presenza di altre cellule Nello sperma si possono presentare altri tipi di cellule: la presenza di forme immature superiore al 3% del totale può indicare fenomeni di sofferenza cellulare dovuti al calore, a varicocele, febbre prolungata, esposizione a farmaci e radiazioni. La presenza di cellule sanguigne come globuli rossi e leucociti in genere è segnale di infezioni o infiammazione delle vie seminali. Terminologia Normozoospermia: eiaculto normale, secondo i valori di riferimento; Oligozoospermia: concentrazione spermatica inferiore ai valori di riferimento; Astenozoospermia: motilità inferiore ai valori di riferimento; Teratozoospermia: morfologia inferiore ai valori di riferimento; Oligoastenoteratozoospermia: alterazione di tutte le variabili Criptozoospermia: assenza di spermatozoi nell'eiaculato ma presenza di spermatozoi nel centrifugato; Azoospermia: assenza di spermatozoi nell'eiaculato; Ipoposia: ridotto volume del liquido seminale; Iperposia: aumentato volume del liquido seminale. Approfondimenti: Wikipedia |
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