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Fecondazione assistita: embrioni malati si auto-correggono e nascono bambini sani |
PMA - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Lunedì 23 Novembre 2015 12:31 |
Una lettera pubblicata da ricercatori italiani, dell'European Hospital di Roma, sul "New England Journal of Medicine", che racconta i risultati positivi ottenuti impiantando i cosiddetti embrioni "mosaico" fa ben sperare chi si occupa di fecondazione assistita.
Da diciotto embrioni trasferiti singolarmente si sono ottenute otto gravidanze, di cui sei portate a termine con la nascita di bambini sani, da questi sono nati 6 bambini sani, 5 femmine e 1 maschio, mentre i restanti embrioni non hanno attecchito.
I medici hanno analizzato oltre 3.800 blastocisti (l'insieme di cellule che si formano entro le prime 2 settimane dalla fecondazione), delle quali il 5% circa è risultato a mosaico, cioè con cellule malate e cellule sane. La scoperta, sottolinea Ermanno Greco, ha inoltre un profondo significato etico: tali embrioni non verranno più lasciati congelati o, come avviene in altri Paesi, eliminati, ma intervenendo con le tecniche moderne prima dell'impianto, e fidandosi della capacità autocorrettiva delle cellule, si è potuto dimostrare che qualcuno di questi embrioni va avanti nonostante tutto e genera un bambino perfettamente sano.
I ricercatori hanno scelto solamente embrioni aneuploidi a mosaico che presentassero anomalie che non permettono di concludere una gravidanza.
Hanno inoltre dato la possibilità a questi embrioni di impiantarsi e trovare un loro destino e lo hanno proposto alle coppie che si sono trovate in questa situazione, ha commentato il dr. Francesco Fiorentino, coautore dello studio, Biologo molecolare, Direttore dei laboratori "Genoma" di Roma e Milano.
I risultati ottenuti sugli embrioni malati dai ginecologi dell'European Hospital di Roma sono molto importanti: scalzano la credenza secondo cui, per la fecondazione assistita, il mosaicismo fosse tale da ridurre la possibilità di poter avere un esito positivo.
Tutti i piccoli venuti alla luce hanno un cariotipo normale ossia tutti i cromosomi al loro posto, a conferma che il mosaicismo presente all'inizio si è risolto spontaneamente.
Nel caso di una gravidanza si può controllare la salute del feto attraverso analisi non invasive sul sangue materno e come hanno reagito gli aspiranti genitori? Possono giovarsi di queste nuove metodiche di procreazione assistita integrate con la diagnosi preimpianto donne infertili che hanno avuto difficoltà a rimanere incinte o a portare avanti una gravidanza e che hanno già affrontato vari fallimenti nel concepimento sia per via naturale che assistite.
Anche donne con età materna considerata avanzata, superiore ai 35 anni, dicono i ricercatori, a parità di numero di transfer effettuati, il numero di bambini nati è superiore.
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