Domani, martedì 16 settembre la giunta Zingaretti approverà le linee guida per la fecondazione eterologa nella regione Lazio. Il commissario per i centri PMA, Corrado Melega, nominato dopo lo scandalo dello scambio di embrioni all'ospedale Sandro Pertini di Roma, ha precisato che entro fine anno saranno 42 le strutture autorizzate a procedere con tale tecnica di fecondazione assistita.

Le linee guida saranno valide sia per il pubblico che per il privato, per ora l'unica struttura ad avere ottenuto l'ok è il Sant'Anna, presto operativi anche il Pertini e il San Filippo Neri.

Il governatore della regione Lazio ha precisato che prima di dare il via libera a tutti i centri è necessario fare dei controlli specifici da parte dell'ASL, questo perché non basterà più l'autocertificazione dei centri stessi, dove in alcuni sono state trovate delle non conformità, ma dovranno essere tutti assolutamente conformi.

Purtroppo però sarà il costo del ticket a creare qualche problema, questo perché potrebbe stare intorno ai 1800 euro, contro i 500 euro della Toscana, i 250 del Veneto e addirittura prestazione gratuita in Emilia Romagna.

Il problema di non poter abbassare i costi è che essendo la regione Lazio, da 8 anni, con Sanità commissariata crea negli enti che effettuano questo tipo di prestazioni un disavanzo che, nel 2013 era di 600 milioni ma quest'anno si punta a scenderlo a 200 milioni, si spera così, nei prossimi anni ,di poter cambiare qualcosa e di mettersi il più possibile alla pari con le regioni limitrofe, così da poter evitare che le coppie facciano i "viaggi della speranza" verso altre regioni a causa dell'elevato costo del ticket.