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PMA: le modifiche alla legga 40 hanno dato buoni frutti, più di 700 bambini nati ogni anno |
PMA - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Giovedì 12 Maggio 2011 08:40 |
Le modifiche della legge 40, che regola la procreazione medicalmente assistita ( PMA) in Italia, hanno dato dei buoni frutti: è questo ciò che emerge dal secondo congresso unificato delle società italiane di medicina della riproduzione, otto per l'esattezza, tenutosi in questi giorni a Riccone e che ha riunito oltre 400 esperti di biologia, andrologia e ginecologia.
A dodici mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale una ricerca, effettuata per conto di Sifes, ed eseguita dall´Istituto Clinico Humanitas, da Tecnobios Procreazione e da G.en.e.ra., segnala molti progressi: più embrioni impiantati, meno aborti e una nascita ogni 52 transfert, inoltre, è diminuito il numero di parti plurigemellari. Uno dei punti fondamentali del congresso è stato quello che riguarda la "salute riproduttiva", al centro della PMA c'è la madre con la sua salute e poi il nascituro: i grossi passi in avanti che sono stati fatti ad un anno dalla sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40, riguardano infatti, la libera scelta che possono fare oggi gli operatori della procreazione assistita per offrire alla coppia infertile non solo la tecnica migliore da poter effettuare nel loro caso, ma anche e soprattutto individuare il miglior metodo per salvaguardare la salute della donna che deve affrontare la PMA. Inoltre, un altro punto fondamentale sulla quale si è discusso è stato il congelamento degli embrioni, da effettuare però solo nel caso in cui tutte le altre possibilità non abbiano dato esiti positivi. Filippo Maria Ubaldi, curatore assieme ad Andrea Borini e Paolo Emanuele Levi Setti della ricerca, ha spiegato che i risultati della prima analisi italiana su coppie trattate (circa 6.976 ) prima e dopo la sentenza 151 della Suprema Corte, hanno messo in luce che dopo la sentenza, sono stati trasferiti un numero superiore di embrioni, si è vista una diminuzione percentuale degli aborti ed è nato un bambino ogni 52 transfert, ovvero, sono stati messi al mondo 700 bambini in più ogni anno. Inoltre, tale ricerca mette in evidenza che sulle donne dai 30 ai 35 anni bastano spesso meno di due embrioni trasferiti per il buon esito della terapia: maggiori problemi invece incontrano le donne dai 35 ai 39 anni, anche se dopo la sentenza, si è visto aumentare significativamente il numero di gravidanze, un bambino nato ogni 28 transfer. Comunque sia, uno dei grandi limiti della PMA rimane sempre il fattore età: Marco Costa, del Galliera di Genova spiega che le donne dovrebbero essere ben informate e non seguire i miti mediatici o altre super donne che cercano la maternità anche oltre i 45 anni, questo perché da uno studio Australiano è emerso che nelle donne di 40 anni nasce un bambino dopo 8 tentativi di PMA con costi che variano dai 40 ai 60mila euro, arrivando fino a 700mila euro nel caso di madri oltre i 45 anni, che riescono ad avere un bambino superando i 100 tentativi. |
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