Nel primo trimestre il corpo luteo sintetizza abbondanti quantità di estrogeni, successivamente questa produzione passa in carico alla placenta. La diversa origine si riflette anche sul tipo della produzione, infatti sono tre gli ormoni estrogeni coinvolti: l’estriolo, l’estrone e il 17 b-estradiolo.

Fino alla ventesima settimana prevalgono l’estrone e il 17 b-estradiolo, dalla ventesima alla trentesima settimana i livelli di questi due fluttuano e sono grossomodo equivalenti i all’estriolo, dalla trentesima settimana alla fine della gravidanza l’ormone estrogeno dominante è l’estriolo: questi ormoni hanno struttura molecolare leggermente diversa, come la funzione cui sono legati.

Il primario ruolo degli estrogeni è quello di regolare il metabolismo e trasformare in energia ed in riserve il cibo ingerito. Il metabolismo di una donna muta molto durante la gravidanza, tendiamo a assimilare e “immagazzinare” molto più di quanto non facciamo normalmente: questo lo dobbiamo agli estrogeni.

Anche la ritenzione idrica è uno degli effetti della produzione di estrogeni in gravidanza: controllare l’alimentazione e bere molto sono pertanto due buoni suggerimenti, che permettono di minimizzare il fastidioso impatto (ingrassamento, ritenzione, edemi) della iperproduzione di estrogeni.

Tuttavia, agli estrogeni dobbiamo anche il complesso equilibrio che permette l’evoluzione normale della gravidanza e la preparazione delle mammelle per l’allattamento.