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Tiroide trascurata in gravidanza |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Maria Rea
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![]() Durante i nove mesi di gestazione, infatti, aumenta la richiesta di iodio e di ormoni tiroidei di circa il 50% in relazione alle modifiche fisiologiche del metabolismo dello iodio e degli ormoni tiroidei correlate allo stato gestazionale e alla richiesta di ormoni tiroidei da parte del feto in crescita. Per far fronte a tali esigenze è necessario che la quantità di iodio presente nella dieta sia ottimale e la ghiandola tiroidea sia efficiente.
Pertanto, in gravidanza è importante saper riconoscere precocemente le donne con ridotta riserva tiroidea e mettere in atto le misure di correzione dell’ipotiroidismo materno che consistono nell'aumentare l'introito di iodio ed eventualmente somministrare l'ormone tiroideo. Ad affermarlo sono gli esperti riuniti a Milano in occasione del Clinical Update in Endocrinologia e Metabolismo-Cuem.
Come ha spiegato Andrea Giustina Full Endocrinology Professor all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, la tiroide è ancora trascurata dai controlli in gravidanza. "A causa della aumentata richiesta di ormoni tiroidei da parte del feto, è necessario un aumentato apporto di iodio alimentare. Nelle aree di carenza da lieve a moderata, la quantità di iodio utilizzato dalla ghiandola tiroidea diminuisce gradualmente ma inesorabilmente dal primo al terzo trimestre, a causa di un’aumentata escrezione renale. Infatti in gravidanza il fabbisogno di iodio aumenta dai canonici 150 microgrammi al dì a 250 microgrammi. Lo stesso fabbisogno è richiesto dalla donna durante l’allattamento per compensare le perdite renali e soddisfare le aumentate esigenze materne e neonatali".
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