Durante la gravidanza i fastidi sembrano aumentare, anche i più banali, come un mal di gola ed altri malesseri. O ancora molto frequente potrebbe essere il mal di testa. Molte donne non sanno come comportarsi, quali medicinali prendere. Se prima della gravidanza erano libere di assumere l'Oki, ovviamente la situazione adesso cambia. Ma molte continuano a chiedersi se l'oki può essere assunto oppure no.

L’Oki fa parte della categoria degli antiinfiammatori non steroidei. Consiste in un trattamento sintomatico di breve durata di stati infiammatori. Tra i medicinali, molti sono innocui per il nascituro, e l’Oki è uno di questi. Oki è il nome commerciale di un farmaco antinfiammatorio prodotto dall’italiana Dompè, usato sopratutto nella formulazione in bustine, che ha ormai preso il posto dell’Aulin.

 

Però, nonostante Oki bustine venga considerato come un farmaco generalmente tollerato, è comunque necessario conoscerne a fondo usi, dosi e limiti, per evitare che una sottovalutazione dei rischi oppure un abuso fatto anche in buona fede non metta a rischio la propria salute. Specie durante la gravidanza. 

Per il mal di gola, Oki, al pari di qualsiasi altro farmaco della stessa categoria, è sconsigliato a tutte quelle donne che intendano iniziare una gravidanza, poichè il suo principio attivo è in grado di interferire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. I risultati di studi sul ketoprofene in gravidanza suggeriscono inoltre un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e non solo, ovviamente nei casi più gravi.

Inoltre, questo medicinale se assunto in gravidanza e soprattutto quasi al termine di questo periodo, può infine provocare il ritardo del parto ed altre alterazioni sul feto con gravi conseguenze per la respirazione. Ma non solo: Oki mal di gola è sconsigliato anche durante l’allattamento. 

Per alleviare i fastidi provoati dal mal di gola quindi si consigliano i classici rimedi delle nonne, ovvero: tisane calde, bibite fatte in casa, rimedi naturali. Per poi assumere qualche medicinale di può specifico, si consiglia di rivolgersi al proprio medico.