La gravidanza è un momento particolare e sono diverse le accortezze che ogni donna dovrebbe mettere in pratica. Una di queste riguarda proprio l'alimentazione, sia per  il peso forma della donna e la salute del bambino, bensì anche per quanto concerne lo sviluppo di problemi comportamentali del nascituro.

Un recente studio pubblicato dalla nota rivista Journal of Child Psychology and Psychiatryesiste una correlazione fra il tipo di alimentazione seguita in gravidanza e lo sviluppo nell’infanzia di problemi comportamentali e in particolare lo sviluppo di deficit dell’attenzione e iperattività(ADHD).

 

I risultati hanno evidenziato che i figli delle donne che durante il periodo di gravidanza hanno optato per cibi raffinati (zucchero bianco, sale, farina 00, olio di palma, grassi idrogenati, additivi fosfati) risultano problematici da un punto di vista comportamentale (eccessiva iperattività).

Dunque ecco come l’alimentazione materna possa influenzare la metilazione o meno del DNA predisponendo o meno, almeno da un punto di vista prettamente genetico,  il piccolo a un certo tipo di sviluppo del comportamento.

Quindi è bene che le mamme del domani ponderino bene la scelta dei cibi da consumare, perché, anche se la ricerca non è da prendere alla lettera è comunque un riscontro abbastanza importante e da tenere bene in considerazione.