Si torna a parlare del caso di Cogne, dove una mamma, Anna Maria Franzoni, è stata accusata dell'omicidio del figlioletto più piccolo nel 2002 e sta scontando una pena di 16 nel carcere di Bologna.

Questa volta è Ada Satragni, il medico che ha soccorso per prima la famiglia Franzoni dopo il tragico evento, che lascia nuovamente le proprie dichiarazioni durante il Processo Bis e nel ricordo scoppia in lacrime. Non riesce ancora a credere come possa essere possibile che Samuele, colpito 17 volte alla testa, possa essere stato ucciso da qualcuno.

Inizialmente infatti tentò di spigare l'accaduto come fatto naturale, pensando fosse inconcepibile un omicidio in un posto così tranquillo come Cogne.

Con qualche discrepanza rispetto alle prime dichiarazioni, il medico afferma: "Mentre cercavo di prestare i soccorsi al bambino, Anna Maria voleva sapere cosa avesse, mi domandava perché diventava sempre più pallido, perché i gemiti si affievolivano. Io le chiesi se era caduto, se avesse battuto la testa, e lei rispose di no".

Fu Ada a dare la notizia del decesso alla Franzoni, mentre l'abbracciava forte nel pianto. Anna Maria alla notizia ebbe un mancamento e poi si rivolse al marito dicendogli che Samuele era morto. Lui urlò come un animale ferito a morte.

Fonte: sito web ANSA