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Che rapporto hanno le mamme italiane con la rete e gli acquisti online? |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 04 Dicembre 2013 15:03 | |||
Le mamme italiane vedono nella rete un complice che è in grado di dare consigli, suggerimenti e opportunità di risparmio: lo afferma Giuseppe Siino, ricercatore dell'Istituto Marketing Management, al termini di un’analisi che è servita a scoprire come le mamme italiane (con figli tra 0 e 36 mesi) si approcciano all’e-commerce per l’acquisto di prodotti per i propri bambini.
Un fenomeno in evoluzione è rappresentato dall'abitudine delle mamme a reperire informazioni on-line per poi procedere all’acquisto vero e proprio, complice anche la crisi economica, ma non solo.
La rete offre la competitività sui prezzi, è una community interattiva dove le mamme cercano di avere informazioni e rassicurazioni sui prodotti da acquistare: i commenti delle altre mamme, i confronti del prezzo, l’esistenza di prodotti alternativi, le informazioni sull’azienda produttrice, la provenienza delle materie prime e il luogo di produzione di ciò che si è intenzionate a comprare sono le informazioni che vengono cercate con maggior frequenza. Queste informazioni sono richieste specialmente dalla tipologia di mamme che l'Istituto Marketing Management ha definito "Web-shopper".
Queste sono donne tendenzialmente over 30 e con un reddito familiare medio alto, laureate, ambiziose e impegnata sul lavoro, le più abituate a reperire informazioni in rete e successivamente ad acquistare on line.
Le web shopper hanno mediamente due figli e il difficile compito di far conciliare l’intensa attività lavorativa con la gestione della vita familiare, le porta ad approcciarsi al web in maniera attiva.
La rete e l’acquisto on line sono un valido aiuto nella semplificazione del quotidiano. L’altra tipologia di mamma emersa dalla ricerca è la "Trade-shopper": ancora resistente ad internet e legata all’acquisto nel negozio tradizionale, ha tendenzialmente meno di 30 anni, un reddito familiare medio- basso, un solo figlio, è diplomata, casalinga o lavoratrice part-time.
Meno propensa all’e-commerce, ma anche all’info-commerce, è più diffidente e ostacolata da resistenze psicologiche.
Un altro dato emerso dall’analisi riguarda la tipologia di prodotti maggiormente acquistati dalle “web-shopper”, in prevalenza di capi di abbigliamento e prodotti per la pulizia, seguiti da giocattoli, prodotti alimentari e scarpe.
Su una base di 749 mamme rispondenti appartenenti al target in analisi è emerso che mentre le mamme web shopper ricercano informazioni online per il 93%, le mamme trade shopper si attestano al 60%.
Ad accomunare le mamme web shopper e quelle trade shopper è l’elemento che potrebbe invogliarle ad acquistare on line prodotti per il proprio bambino.
Interrogate sulle intenzioni di acquisto sulla rete nell’arco del prossimo anno, le mamme hanno risposto di utilizzare internet più di prima per effettuare acquisti (il 32%), percentuale che riguarda principalmente le mamme che praticano già l’info-commerce (59%) e che utilizzano già la rete come canale d’acquisto per i prodotti del bambino (45%).
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