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In Italia le donne non hanno accesso alla contraccezione moderna |
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Scritto da Tatta Bis Lunedì 14 Ottobre 2013 12:30 | |||
Da un'indagine della Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia), è emerso che il 42% delle donne under 25 italiane non utilizza nessun metodo contraccettivo durante la prima esperienza sessuale.
Solo tre ragazze su dieci ricevono informazioni corrette da parte di ginecologi, medici e insegnanti riguardo i metodi contraccettivi, il rimanente 70% le apprende da fonti non qualificate (amici, parenti o Internet).
Questi dati sono stati confermati dal "Barometer of women's access to modern contraceptive choice in 10 EU Countries", presentata al congresso nazionale dei ginecologi a Napoli. Il 51% ritiene la doppia protezione, ovvero pillola e preservativo, inutile, il 71% si crede al riparo dalle malattie sessualmente trasmissibili perché si fida del partner, il 28% adotta meno precauzioni dopo la “prima volta”, il 59% fa ricorso il coito interrotto.
Altro dato che fa riflettere: il 54% si affida alla contraccezione di emergenza, che nel 2011 ha registrato un +4% con 357.800 unità vendute, per la metà a under 20.
L'Italia si colloca al terz'ultimo posto, dopo Germania (con il 73%), i Paesi Bassi (69%) e la Francia (67%), nella classifica dell'accesso alla contraccezione moderna e alla salute riproduttiva.
Per fare un esmpio, la pillola, viene scelta nell'86% dei casi per la sicurezza ma solo il 16,2% delle donne la usa regolarmente, contro il 41,5% della Francia.
I ginecologi italiani lanciano un programma in cinque punti per migliorare questa disinformazione: perfezionare la formazione degli specialisti, già a partire dalle Università, introdurre l'educazione sessuale come materia obbligatoria nelle scuole, migliorare la situazione qualitativa e quantitativa dei consultori.
Ancora, di condividere un'Agenda della Salute per accompagnare le donne nelle diverse età della vita riproduttiva, migliorare l'assistenza post-partum e proseguire sulla strada intrapresa con il calo delle interruzioni volontarie di gravidanza.
Nel Barometer 2013 siamo in risalita nella classifica dell'educazione sessuale dei giovani: quest'anno siamo al quinto posto.
Approfondimenti: Sito della Sigo
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