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Donne: per proteggersi dai fibromi serve il sole e la vitamina D |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 02 Maggio 2013 14:01 | |||
Un articolo pubblicato sulla rivista Epidemiology da alcuni ricercatori coordinati da Donna Baird dell'Istituto nazionale di scienze della salute ambientale, Research triangle park, in North Carolina afferma che le donne con livelli elevati di vitamina D, hanno un terzo di probabilità in meno di sviluppare fibromi uterini.
Il fibroma uterino è un tumore benigno che si origina dal muscolo uterino, la sede di localizzazione è molto importante per stabilire le possibilità di trattamento. I fibromi uterini sono piccoli noduli fatti di cellule muscolari lisce e tessuto fibroso, che si sviluppano nella parete uterina.
Possono essere costituiti da un nodulo unico o da diversi noduli raggruppati sotto forma di grappolo. Il loro diametro può variare da pochi millimetri fino a 20 cm. I fibromi uterini, oltre a crescere all'interno della parete uterina, possono sporgere nella cavità uterina oppure verso la superficie esterna dell'utero. Il team di ricercatori ha esaminato la documentazione sanitaria di 1.036 donne, 620 nere e 416 bianche, residenti a Washington DC, che sono state sottoposte a screening ecografico per fibroma e prelievo di sangue per la determinazione del livello vitaminico.
Hanno poi classificato come livello sufficiente la presenza di oltre 20 nanogrammi per millilitro (ng/ml) di 25-idrossivitamina D, la forma circolante del composto. Le partecipanti all'indagine hanno anche risposto ad un questionario con domande sulla durata e frequenza della loro esposizione solare.
Incrociando i dati di etnia, età del menarca, storia di gravidanze e indice di massa corporea, i ricercatori hanno scoperto che la probabilità di sviluppare fibromi era più bassa del 32% nelle donne con livelli sufficientemente elevati di vitamina D rispetto a coloro che avevano valori più bassi di 20 ng/ml.
Inoltre, è emerso che un'esposizione al sole di almeno un'ora al giorno nella bella stagione abbassava le probabilità di fibromi del 40% rispetto alle donne abituate a stare più tempo all'ombra.
Baird spiega che complessivamente il valore medio di vitamina D serica era 14,6 ng/ml, e solo un quarto delle partecipanti aveva sufficienti livelli circolanti del composto, con numeri più bassi nei neri rispetto ai bianchi.
I dati indicano che ogni 10 ng/mL di aumento della 25-idrossivitamina D si associa a un calo del 20% del rischio di fibroma uterino. Esiste unapossibile relazione causale tra vitamina D e rischio di fibromi, che richiede tuttavia ulteriori indagini: la coerenza dei risultati del questionario e la plausibilità biologica indicano questa relazione.
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