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L’Osservatorio nazionale sulla salute della donna promuove la salute delle ossa |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 18 Aprile 2013 09:49 | |||
Fino al 30 Aprile, le donne italiane, potranno effettuare visite gratuite in 109 ospedali italiani, grazie alla campagna di sensibilizzazione sulla salute delle ossa, promossa dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna.
Sono 5 milioni, in Italia, le persone affette da osteoporosi. Per le donne questo rischio è più alto del rischio complessivo di tumore del seno, delle ovaie e dell'utero. Il professor Paolo Cherubino, presidente della Siot, dichiara che non si può abbassare la guardia, il loro compito è affrontare il problema dell'osteoporosi con trattamenti specifici non solo chirurgici, ma anche farmacologici per prevenire gli eventi fratturativi.
Il nome della campagna è "Aprile è il mese della salute delle ossa", promossa dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna e patrocinata dalla Regione Lombardia. Grazie a questa iniziativa, in 18 Regioni, 109 ospedali "a misura di donna", premiati con i Bollini Rosa, aprono le porte ai cittadini offrendo visite gratuite, esami strumentali e incontri informativi sul tema. Fino al 30 Aprile è disponibile il numero verde 800.58.86.86, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00, al quale è possibile telefonare per ottenere tutte le informazioni sugli ospedali più vicini cui rivolgersi.
La Siot ha messo a punto, per i soggetti più a rischio (anziani e persone affette da osteoporosi), una serie di consigli: non camminare su pavimenti scivolosi o su tappeti che non aderiscono stabilmente al pavimento, evitare di lasciare oggetti per terra, avere in casa impianti di illuminazione validi, usare corrimano lungo le scale e maniglie di sostegno vicino ai bagni, assicurarsi che vi siano tappetini antiscivolo nelle vasche da bagno e docce.
Anche l'alimentazione ha un ruolo importante per la salute delle ossa: l'osteoporosi è causata da una progressiva perdita di calcio, che occorre integrare anche attraverso l'alimentazione.
Il calcio si trova in diversi alimenti: latte, yogurt, formaggi (adatti anche per chi ha problemi di peso e colesterolo, essendo alcuni privi di grassi), alimenti vegetali come topinambur, rucola, indivia, spinaci, carote crude, sedano, radicchio rosso, finocchi crudi, fragole, papaia, melone, fagiolini verdi crudi, piselli e ceci.
Bisogna però fare attenzione a non mangiare carne e formaggio nello stesso pasto poiché apportano una dose elevata di sodio, che rallenta la digestione gastrica e l'assorbimento intestinale di calcio.
Fondamentale inoltre la "vitamina D" per la prevenzione in età pediatrica. Attraverso una corretta prevenzione, una diagnosi precoce e una cura adeguata è possibile combattere l'osteoporosi, una patologia di gran lunga prevalente nel sesso femminile.
Presso l'Umberto I, come in altri ospedali italiani che hanno ricevuto i Bollini Rosa dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (onda), sono state perciò programmate, nel mese di aprile, diverse giornate per visite gratuite.
L'osteoporosi è una patologia poco diagnosticata, poco trattata e per la quale vengono rese disponibili poche risorse economiche ma, colpisce circa cinque milioni di persone, di cui l’80% sono donne in menopausa.
Ogni anno si registrano circa 80.000 fratture di femore, in una popolazione femminile che, nel 94% dei casi, ha un’età maggiore di 65 anni. Si comprende quindi come la malattia rappresenti una condizione in grado di compromettere numerosi aspetti della società, che vanno al di là delle pura assistenza sanitaria.
Un altro aspetto non meno importante della malattia è il costo: dati pubblicati in passato hanno dimostrato come i costi intra ospedalieri per paziente, relativi alle fratture, siano assolutamente sovrapponibili, se non superiori, a quelli riferiti alla malattia cerebrovascolare, al diabete mellito, alla bronco pneumopatia cronica ostruttiva e al carcinoma mammario.
La prevenzione inizia dall'infanzia, come racconta la prof.ssa Patrizia D'Eufemia, pediatra e neuropsichiatra infantile, che ha illustrato i benefeci della vitamina D. Si tratta di una vitamina liposolubile che esplica la sua maggiore azione sul metabolismo del calcio e delle ossa. La sua grave carenza, dovuta a un deficit nutrizionale, determina un'alterata mineralizzazione ossea che è responsabile del rachitismo in età pediatrica e di osteomalacia in età adulta.
Il fabbisogno corporeo di vitamina D è soddisfatto dalla sintesi cutanea che avviene in seguito ad esposizione ai raggi solari, in quanto la dieta ne ricopre solo il 10%.
La carenza di vitamina D, in determinate fasi della vita, come pubertà e adolescenza, in cui il fabbisogno è aumentato, può determinare gravi effetti avversi a breve e a lungo termine.
La causa principale è una ridotta sintesi cutanea di vitamina D per scarsa esposizione al sole legata a diversi fattori di rischio, quali fattori ambientali (altitudine, inquinamento) e fattori individuali (obesità, aumentata pigmentazione cutanea, largo uso di creme solari, abbigliamento integrale per tradizioni religiose).
Testimonial dell'iniziativa è Stefania Sandrelli, che racconta di essere contenta di stare a fianco di O.N.Da in questo progetto, che offrirà a tantissime donne la possibilità di usufruire di visite gratuite nel mese di aprile.
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