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Come arrivare alla menopausa in modo "naturale" |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 23 Gennaio 2013 12:47 | |||
Uno studio pubblicato sul "British medical journal" ha placato i timori sulla terapia sostitutiva: gli ormoni presi nel periodo in cui si sta andando in menopausa ridurrebbero del 52% il rischio cardiovascolare senza far salire il pericolo di tumore al seno.
La menopausa è un periodo fisiologico che compare nella vita di ogni donna, così come la pubertà e la gravidanza. In questi periodi della vita femminile ci sono variazioni dell'equilibrio ormonale, che portano delle modificazioni, nell'organismo stesso. La menopausa è la fine dell'attività delle ovaie (organi femminili deputati alla riproduzione) che smettono di produrre ormoni e la conseguenza è l'interruzione del ciclo mestruale (il nome "menopausa" infatti deriva dal greco menos = mese e pausis = cessazione). L'età media in cui succede, in Europa è intorno ai 50 anni di età, in Italia in particolare è verso i 52 anni. L'arco di tempo in cui la menopausa si può manifestare è ampio: va dai 45 ai 55 anni. Alla menopausa si accompagnano spesso le "vampate di calore" (o caldane) cioè un'improvvisa sensazione di calore alla parte superiore del corpo, abbondante sudorazione e forte arrossamento del viso. Si possono registrare in questo periodo sbalzi dell'umore, ansia, insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, talvolta depressione. La menopausa porta delle modificazioni in senso fisico sulla donna: l'utero risente dell'irregolarità nella produzione dei due ormoni che vengono a mancare, gli estrogeni e il progesterone, e reagisce diminuendo di volume per via dell'assottigliamento della sua massa muscolare e dell'endometrio, il tessuto che ne tappezza le pareti interne. Molto dibattuto è il problema relativo ai rischi legati all'assunzione di una terapia sostitutiva farmacologica, ma oggi un'informazione sempre maggiore aiuta ogni donna a riconoscere quando arriva questo momento della propria vita e a scegliere quale tipo di trattamento intraprendere. Naturalmente solo il proprio medico potrà stabilire se è il caso o meno di intraprendere una terapia ormonale con farmaci di sintesi. Oggi sappiamo che non è indispensabile orientarsi in tal senso, ma proprio perché la menopausa non è una malattia, può essere trattata in modo naturale. Ci sono dei trattamenti e di prevenzione dei disturbi ad essa correlati e la ricerca fitoterapica ha condotto la messa a punto di una innovativa associazione di erbe, vitamine e minerali, per il trattamento dei malesseri della menopausa. La fitoterapia ha individuato in alcune piante l'esistenza di sostanze, i fitoestrogeni, in grado di simulare l'azione degli estrogeni umani. Questi possono imitare gli effetti degli estrogeni. Le loro strutture molecolari sono molto vicine a quelle degli estrogeni umani ed il corpo li accetta come tali. In altre piante sono stati individuati i fitoprogestinici, che sono in grado di normalizzare il rapporto estrogeni-progesterone. L'attuale ricerca scientifica ha dimostrato, grazie a studi clinici, che l'integrazione con soli estrogeni non è sufficiente al controllo dei disturbi e delle affezioni causate dalla menopausa. Più utile è l'associazione di estrogeni con progesterone, poiché questi ultimi bilanciano gli effetti dannosi che l'integrazione con soli estrogeni può portare (come ritenzione idrica, diminuzione della libido, aggravarsi dei problemi vascolari, ipertensione, aumento del rischio di formazione di cisti al seno, fibromi nell'utero e tumori al seno). Il progesterone contrasta tutti questi effetti negativi e indesiderati degli estrogeni. L'obiettivo del trattamento naturale è il ristabilimento dell'equilibrio ormonale attraverso la somministrazione combinata di fitoestrogeni e fitoprogestinici (eventualmente associata ad altri principi vegetali funzionali sinergici). Il trattamento naturale della menopausa può essere modulato, sospeso, affiancato ad altre integrazioni con oligoelementi e vitamine, senza incorrere in problemi. Di fatto è ormai scientificamente e universalmente accettato che i prodotti naturali vengono meglio tollerati dall'organismo e consentono la personalizzazione dell'integrazione alimentare e dello schema di trattamento. Le piante ricche di ormoni vegetali maggiormente utilizzate in questo caso sono la Soia, la Cimicifuga, il Trifoglio (ricche di fitoestrogeni) e la Dioscorea o Igname selvatico (ricco di fitoprogestinici). La Soia ha proprietà nutrizionali e dietetiche, soprattutto nei paesi orientali, nei quali viene consumata quotidianamente e per tutta la vita. Essa contiene un gruppo di sostanze appartenente alla classe dei flavonoidi, gli isoflavoni, che per la loro attività estrogeno-simile sono in grado di influenzare la produzione e il metabolismo degli ormoni sessuali, oltre a rallentare i fenomeni di invecchiamento della pelle. I fitoestrogeni si sono rivelati utili contro i disturbi dovuti alla menopausa e le patologie ad essa correlate, come l'osteoporosi e l'ipercolesterolemia. Studi clinici hanno evidenziato che gli isoflavoni della Soia, inseriti nella dieta, diminuiscono la perdita della massa ossea che accompagna la menopausa, e contemporaneamente contribuiscono a ridurre il colesterolo cattivo, o LDL, tendono però a far aumentare il colesterolo buono, o HDL. Questo può contribuire a favorire la prevenzione dei danni cardiovascolari. Quando si assumono isoflavoni di Soia, bisogna rendere la flora batterica intestinale efficiente. Perciò è utile integrare l'assunzione di isoflavoni con fermenti lattici probiotici, che arricchiscano la flora batterica intestinale: si otterrà in questo modo una miglior assimilazione dei principi attivi e quindi una loro migliore efficacia. La Cimicifuga (Cimicifuga racemosa) si usa per ridurre le vampate di calore, e questo pare che sia dovuto ad un'azione a livello centrale che coinvolge i recettori della serotonina, che sembra avere un ruolo importante in questi fenomeni. Il Trifoglio, Trifolium pratense, detto Red Clover dagli anglosassoni, è un'altra leguminosa ricca di flavonoidi, che si può trovare in associazione alla Soia come fonte di fitoestrogeni, che sono di tipo diverso rispetto a quelli contenuti nella Soia, perciò rendono più completo il trattamento. Un'altra pianta molto importante per il trattamento dei disturbi della menopausa è l'Igname selvatico (Dioscorea villosa o Wild Yam), che è una pianta erbacea rampicante, di cui si utilizza la specie messicana, perche è la più ricca di composti ormono-simili. Contiene la diosgenina, sostanza naturale simile agli ormoni umani che è in grado di normalizzare il rapporto estrogeno-progesterone, per mantenere l'esatto equilibrio ormonale femminile. Contribuisce a combatterne i sintomi tipici come vampate, stanchezza, secchezza delle mucose vaginali e maggior predisposizione alle infezioni vaginali e urinarie. Ha influenza nel ridurre il consolidamento delle fratture con incremento di densità ossea, e che riduca la perdita ossea in menopausa (prevenzione dell'osteoporosi). In associazione a queste piante, è bene assumerne altre che agiscano a livello dell'ansia, dell'insonnia e della leggera depressione che talvolta si avverte, come il Biancospino, la Melissa, la Passiflora, l'Iperico. Anche la Melatonina, un ormone naturale che regola l'equilibrio fra il sonno e la veglia, è molto utile, associata a piante rilassanti, per indurre il sonno in caso di insonnia. Sarebbe utile integrare alla dieta sali minerali (calcio, zinco, magnesio, boro, fluoro e di vitamine, soprattutto la vitamina D). L'omeopatia risulta particolarmente utile per tenere sotto controllo le vampate di calore tipiche di questo periodo, che in genere sono molto fastidiose all'inizio e che poi tendono ad attenuarsi spontaneamente. Tra i rimedi più utilizzati c'è Lachesis mutus, ideale quando le vampate di calore sono accompagnate da una forte sudorazione e da palpitazioni, si ha la tendenza a prendere freddo facilmente, si hanno lividi e si tende a parlare troppo a causa dell'ansia. Quando le vampate colpiscono soprattutto la testa e le estremità, con un forte desiderio di aria, e si hanno problemi di peso, si può prendere Sulphur, Lacheis, Sepia o SAnguinaria. Anche gli oligoelementi (minerali) danno un valido aiuto se utilizzati a concentrazioni infinitesimali. Possono combattere in generale questi fastidi: lo zinco e il rame, il manganese e il cobalto. Se si tende alla depressione e all'isolamento l'ideale è il complesso Rame, Oro e Argento. Lo Zolfo è utile nella cura dell'artrosi, il fluoro è efficace in caso di osteporsi, il complesso Magnesio-Fosoforova bene in caso di crampi.
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