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Smamma! Sono arrivate le Smammas!
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Scritto da Eva Forte     Lunedì 01 Ottobre 2012 17:11    PDF Stampa E-mail
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figliSi parla tanto della situazione dei figli che rimangono nella casa materna ben oltre le normali soglie "consigliate" in cui il nido parentale serve a far prendere il volo ai propri figli. Ma se poi diventa un limite alla propria crescita, quando i ragazzi dovrebbero spiccare il volo allora si deve intervenire. In Italia poi è complice anche la crisi e la carenza lavorativa e così moltissimi più che trentenni vivono ancora con mamma e papà.

Bellissima l'idea di Ana Flore, Gisella, Carla e Benedetta, in arte le Smammas, quattro mamme e quattro amiche, preoccupate per la sorte dei figli in questa era poco felice per chi vuole andare a vivere da solo, visto il giusto raggiungimento dell'età per farlo. Ci dicono: “Non c’è niente di più brutto per una mamma che vedere gli anni che passano e i propri figli che non si sistemano – affermano – Ma non è del tutto colpa loro. Ci siamo dette ‘vogliamo continuare a parlarne fra di noi o vogliamo che ne parlino tutti?. Ovvio, che ne parlino tutti. Per far sì che qualcuno si impegni a trovare delle soluzioni”.
 
Famiglia
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell'Indagine Vivere Insieme, vivere meglio realizzata da Censis e Coldiretti e presentata a Roma lo scorso 19 settembre, dove si è visto come un trentenne su tre vive ancora dentro le mura domestiche della famiglia parentale. Come si è visto la "colpa" è della crisi ma non solo: i figli tendono a lasciare aperto un forte legame con la propria famiglia, con cui continuare a vivere una vita in simbiosi perchè a quanto pare vivere insieme è vivere meglio. Moltissimi rimangono nella casa dei genitori e molti altri non si allontano per più di 20 minuti a piedi da casa di mamma.

Ma non tutto è positivo e Ana Flore, Carla, Benedetta e Gisella hanno deciso di non stare a guardare e hanno scelto un modo davvero insolito per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il tema ‘squisitamente Made in Italy’ dei giovani che, seppur meritevoli, rimangono in casa dopo la ben accertata maturità.

Il messaggio arriva con una canzone, che riprende tutte le raccomandazioni tipiche dei genitori per una iniziativa con uno scopo semi serio: le Smammas vogliono infatti incoraggiare i propri figli a prendere il volo e a trovare la giusta soluzione per poterlo fare con serenità e anche a dare un buon consiglio a chi no si sente poi tanto Smamma.

Vediamo insieme il loro Smammanifesto:

A tutti i figli. E a tutte le mamme.
Crediamo in un Paese dove i giovani diventino indipendenti prima di essere vecchi.
Crediamo nei sogni dei ragazzi e nella loro realizzazione.
Crediamo nei fatti concreti e non nelle raccomandazioni.
Crediamo in Internet e nella sua capacità di diffondere messaggi giusti.
Crediamo nella musica e nella sua capacità di parlare a tutti.
Crediamo che in una Società di grandi numeri, quattro sia il numero perfetto da cui partire.
Crediamo nel future scritto oggi, non ieri.Crediamo nella consapevolezza e nella condivisione.
Crediamo in questa battaglia e nel vostro appoggio.
Che siate figli o mamme, l’indipendenza è più vicina di quanto pensiate.
State con noi.
 



Le ultime generazioni hanno trovato grosse difficoltà a lasciare la casa paterna per diverse difficoltà concrete e molte altre più aleatorie. Si vive a casa perché si continua ad avere mamma sempre pronta ad aiutare i figli, ad alleviare il peso della quotidianità, ad essere sicurezza e punto di riferimento. Continuano a stare in casa perché averne una propria costa troppo, perchè lavori così sicuri si trovano raramente e perché l'Università lega i giovani fino ad un'età avanzata (anche per colpa di chi si adagia su esami dati di tanto in tanto).

Anche il mondo del lavoro e della carriera fanno si che si cerca sempre più avanti di crearsi una famiglia su cui fondare la propria nuova vita. Ma di contro si vedono tanti giovani, armati di coraggio e pronti a fare qualsiasi lavoro pur di mantenersi agli studi in città lontane dai propri genitori, e forse chi si adagia dovrebbe prendere spunto da loro. Come mamma anche io sarei portata a tenere vicino a me i miei figli il più a lungo possibile, ma è solo lasciandoli andare e aiutandoli a creare un futuro stabile per conto loro che si potrà avere la soddisfazione di dire che il lavoro di genitori è stato svolto correttamente.
 

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