Recenti studi hanno verificato come il ciclo mestruale possa interferire sui risultati di determinate analisi del sangue. Infatti, se si è in età fertile si posso avere risultati differenti se ci si accinge a fare le analisi subito dopo la fine del ciclo o in prossimità, per quanto riguarda le indagini su colesterolo e trigliceridi fino a una differenza del 5-8%.

Ce lo dice lo studio coordinato da Sunni Mumfordh, effettuato dall'University of North Carolina a Chapel Hill: hanno partecipato 260 donne con risultati di colesterolo alto durante i prelievi eseguiti nella fase ovulatoria, mentre la misurazione scendeva dell'8% circa se si effettuava il prelievo nelle settimane successive.

Una variazione non del tutto significativa ma a volte è quanto basta a superare il limite e arrivare nella zona di allarme salute, arrivando a preoccuparsi di una dieta colesterolo alto. Risaputo già grazie ad altri studi che i valori di colesterolo potevano variare a seguito della somministrazione di estrogeni dall'esterno, come avviene per il trattamento sostitutivo in menopausa. Infatti, l'apporto di estrogeni fa seguire un aumento immediato del colesterolo buono, diminuendo di contro le lipoproteine che trasportano il colesterolo più pericoloso per il cuore e i vasi sanguigni.

I valori del colesterolo buono sono ai valori massimi durante l'ovulazione, quando si ha il famoso picco degli estrogeni. Al contrario il colesterolo totale e quello LDL, così come i trigliceridi sono maggiori nella prima fase del ciclo.

Questa indagine è molto efficace se si pensa che il colesterolo è considerato tra i maggiori rischi per le malattie cardiovascolari, arrivando ad essere un vero e proprio indice del rischio per queste patologie. Per le prossime ricerche sarà un dato molto importante da considerare durante le indagini e si dovrebbe stabilire un periodo univoco in cui far sottoporre le donne a questi test, in base proprio al ciclo mestruale, così da poter confrontare significativamente i risultati.