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Donna incinta uccisa e bruciata: fermato il marito |
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Scritto da Giorgia Marchesi Venerdì 06 Luglio 2012 11:51 | |||
È stato rinvenuto ieri nelle campagne di Trapani, il corpo senza vita e bruciato di Maria Anastasi, la donna incinta al nono mese scomparsa due giorni fa. I pm della procura di Trapani hanno disposto il fermo, con l'accusa di omicidio, di Salvatore Savalli, 39 anni, il coniuge, sospettato di avere assassinato la moglie spaccandole la testa e dandole fuoco.
L'uomo, interrogato per ore dai magistrati, coordinati dal procuratore Marcello Viola, ha dato versioni, secondo gli inquirenti, poco credibili sulla scomparsa della donna, che lui stesso aveva denunciato mercoledì. L'uomo, in un primo momento, ha raccontato ai carabinieri di essersi trovato in auto, nelle campagne di Erice (Trapani) con la moglie e i tre figli adolescenti, e di essere sceso dalla macchina per accompagnarli a fare pipì. Allontanatosi dal veicolo, avrebbe sentito lo sportello della macchina richiudersi e, tornato dov'era parcheggiata, non avrebbe più trovato né l'auto né la moglie. La versione dell'uomo è stata smentita dai figli, che il padre aveva convinti a confermare il suo racconto, ma che, in realtà, non erano con i genitori al momento della scomparsa della madre. Di fronte alla contestazione degli inquirenti, l'uomo ha cambiato versione e ha detto di essere andato nella campagna insieme alla moglie, che doveva incontrare il suo amante per interrompere la relazione extraconiugale che la donna aveva da tempo. L'ennesima menzogna, secondo gli inquirenti, che hanno accertato che ad avere una storia parallela era l'uomo, che da mesi aveva imposto alla moglie e ai figli la convivenza con l' amante, che era andata a vivere nella loro casa. Secondo la ricostruzione dei pm, l'assassino si sarebbe allontanato in auto con la moglie, con la quale i rapporti erano tesi proprio per la presenza in casa dell'amante dell'uomo, e dopo l'ennesima lite l'avrebbe colpita verosimilmente con un bastone alla testa, l'avrebbe tramortita e poi avrebbe dato fuoco al corpo. Il cadavere è stato ritrovato ad una ventina di chilometri di distanza dal luogo indicato dal fermato come quello dell'ultimo incontro con la moglie. A confermare l'esistenza del rapporto extraconiugale del presunto assassino è stata la stessa amante, sentita dai carabinieri. Il provvedimento di fermo, disposto dal procuratore Marcello Viola, dovrà essere convalidato nelle prossime ore dal gip di Trapani.
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