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San Suu Kyi donna straordinaria: svolta storica in Birmania
Donna - Articoli
Scritto da Carmela Pelaia     Martedì 03 Aprile 2012 11:35    PDF Stampa E-mail
images?q=tbn:ANd9GcQE71AWA_Rh2pljxBXboLXRurUQVs1NPDzd5W84NMJz4kkC2S3MAung San Suu Kyi è una donna politica della Birmania attiva da molti anni nella difesa dei diritti umani nel suo Paese, devastato da una pesante dittatura militare, e si è imposta come leader nel movimento non-violento, tanto da meritare il Premio Nobel nel 1991; è stata vittima di attentati, è rimasta vedova dopo che il cancro le ha portato via il marito, si è ammalata, è stata condannata ai lavori forzati e agli arresti domiciliari.

Il 13 novembre del 2010 Aung San Suu Kyi è stata liberata, e il 1° aprile 2012 ha ottenuto finalmente un seggio al Parlamento birmano diventando in tutto il mondo un'icona di pace e non-violenza.

san suu kyi donna straordinaria: svolta storica in birmania
Numerosi cantanti e gruppi musicali le hanno dedicato brani per sostenere la sua causa, uno tra tutti gli U2, il cui motivo in Birmania è vietato importare, detenere o ascoltare a rischio di una pena da tre a vent'anni di reclusione. Diversi Stati e il Parlamento italiano hanno espresso la loro solidarietà nei confronti di Aung San Suu Kyi, Walter Veltroni ha dichiarato che "la tenacia, la forza e la calma di una donna straordinaria come Suu Kyi hanno avuto anche un riconoscimento straordinario. La sua elezione, il fatto che i candidati del suo partito sembrano affermarsi in tutti i seggi in ballo, segnano una svolta storica in un paese tormentato e finora chiuso alla democrazia".

Arrivato il nulla osta dalle autorità grazia all'appoggio del nuovo Presidente Thein Sein, si è subito iniziato a pensare che la donna già Nobel per la Pace ce la potesse fare per via del grande amore che il popolo ha sempre nutrito nei suoi confronti. In questo momento in Birmania si respira aria nuova, di speranza, di positività, tanto che si arriva a fare anche dei pronostici: c'è chi dice che Aung San Suu Kyi potrebbe ottenere un incarico al Governo, magari nei rapporti con l'estero, o che il suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia, potrebbe anche vincere le prossime elezioni del 2015 ed eleggere lei come Presidente. La leader ha raccomandato ai suoi sostenitori di "bandire ogni proposito, attività e comportamenti che possano fare torto ad altre organizzazioni".
 

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