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Stress da lavoro: ecco come combatterlo |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Angela Messina Venerdì 30 Marzo 2012 09:34 | |||
Lo stress non logora solo chi è alla ricerca di un lavoro, ma anche chi un lavoro ce l'ha, a causa di un ambiente di lavoro non a misura d'uomo, carichi di lavoro sempre in crescita, capi poco inclini alla condivisione di obiettivi, aziende non in grado di ascoltare i dipendenti quando il malessere è nato al di fuori del luogo del lavoro, insomma, un lavoratore su quattro è colpito dalla sindrome da stress da lavoro correlato.
A rivelarlo è un’indagine della Fiaso, la Federazione di Asl e Ospedali, che ha studiato il fenomeno e messo in atto la cura per combatterlo, partendo da un campione rappresentativo di quindici Aziende sanitarie. I risultati ottenuti sono stati sorprendenti: far lavorare i propri dipendenti in un clima più favorevole ha fatto scendere la percentuale degli stressati in ufficio o in corsia dal 25 per cento sotto la quota fisiologica del 10. In una scala da 1 a 5 ad influenzare maggiormente lo stato di benessere sul lavoro sono valori legati alle capacità lavorative, come l’abilità (4,26) e la capacità di utilizzare risorse proprie (4,20). Ma, particolarmente rilevanti sono anche la chiarezza del proprio ruolo (3,95), la capacità di fronteggiare gli eventi avversi (3,92) e la soddisfazione lavorativa in genere (3,92). Da non trascurare anche le altre variabili. In primis la condivisione degli obiettivi (3,77) e il senso di comunità (3,58).
Fattori di disagio lavorativo sono invece prima di tutto gli eccessivi carichi di lavoro (3,57), frutto della politica di quasi permanente blocco delle assunzioni in sanità, che inizia a lasciare il segno. Seguono poi i problemi di conciliazione lavoro-famiglia e i trasferimenti o cambi di mansione. Allora si rende necessario, per tutte le aziende, sia pubbliche che private, attuare queste strategie, poichè lo stress da lavoro crea danni economici, all'economie degli stati dell'UE non indifferenti, se si considera che costa oltre 20 miliardi l’anno tra la perdita di produttività e il 60 per cento di tutte le assenze per malattia. Un problema serio, del quale l’Europa si è accorta già da tempo. Tanto da stipulare nel 2008 uno specifico accordo tra imprese e parti sociali, che poi l’Italia ha provveduto a recepire con un decreto ad hoc, dichiarando guerra allo stress in tutti i luoghi di lavoro, siano essi pubblici che privati, a partire dal 1° gennaio di quest’anno. Per le donne la situazione è ancora diversa, in quanto oltre allo stress da lavoro, incide anche il fattore maternità, che mette sotto tensione una gestante su due. Non tanto perché sia stressante la gravidanza, quanto per la paura di non ritrovare il proprio posto al ritorno dal periodo di maternità e per le tensioni che a volte si creano con i colleghi oberati di lavoro, causa mancate sostituzioni. Tanti fattori che trasformano in una sofferenza chiudere la porta di casa per raggiungere la propria postazione, al tal punto che sono in aumento anche gli incidenti da e per il luogo di lavoro.
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