Un'indagine federale condotta dall'Associazione Consumatori Campaign for Safe Cosmetics, ha scoperto che negli USA 400 varietà di rossetto più in voga contengono tracce di piombo oltre la soglia minima stabilita, e non ci sta alle dichiarazioni della Food and Drug Administration, secondo cui le tracce rivelate nei test non sono un pericolo per la salute.

I primi studi riguardo il piombo contenuto nei rossetti risalgono al 1990, quando i risultati del test di un laboratorio avevano suscitato le prime preoccupazioni.

Il Campaign for Safe Cosmetics ha continuato a fare test, scoprendo nel 2007 circa 33 marche di rossetti rossi con un contenuto di piombo maggiore del limite fissato per le caramelle. La Food and Drug Administration  ha così eseguito dei test nei propri laboratori nel 2008 e ancora in tempi più recenti su 400 marchi, rilevando livelli preoccupanti in tutti i prodotti. Ma la stessa FDA, che ha pubblicato i risultati nel mese di dicembre, dichiara che non è scientificamente valida l'equiparazione tra il piombo nei rossetti e quello nelle caramelle in quanto i primi non sono prodotti alimentari ingeribili.

Il portavoce medico dell'associazione asserisce che il piombo non viene aggiunto in fase di preparazione, ma si trova già nei minerali usati per la colorazione nel suolo, nell'acqua e nell'aria. Mentre il gruppo dei consumatori sostiene che non esiste nessun livello sicuro di esposizione al piombo per i bambini e ha sottolineato di  proteggere le donne in gravidanza perchè il piombo si accumula nel tempo quindi, se viene applicato più volte al giorno ogni giorno, si possono raggiungere livelli preoccupanti.

Ma la UNIPRO, l'Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, assicura che i rossetti venduti nel nostro Paese e in tutta Europa seguono la "Direttiva cosmetici" 76/768/CCE e dichiarano che l'uso degli ingredienti nei cosmetici è regolato da rigide norme sia nazionali che comunitarie e i prodotti cosmetici sono sottoposti a rigidi controlli prima di essere immessi sul mercato...La quantità di piombo alla quale una donna si espone usando cosmetici è 1000 volte inferiore  rispetto alla quantità con cui verrebbe a contatto mangiando, respirando e bevendo acqua.