DEVOLVI IL 5XMILLE A MAMME DOMANI. AIUTA I NOSTRI PROGETTI. CF: 09390161009 |
Mamme lavoratrici stressate e felici |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Angela Messina Venerdì 10 Febbraio 2012 09:33 | |||
Le donne di oggi sono sempre più piene di impegni fra lavoro, casa e il loro ruolo di mamme, ma sono felici o no? Due studi, con risultati contrapposti, hanno analizzato la salute psicologica delle mamme che lavorano.
Secondo lo studio della Michigan State University pubblicato su American Sociological Review l’impatto della condizione di multitasking, che vive un sempre maggior numero di donne lavoratrici, ha un grosso impatto sulla loro salute fisica e psichica e, visto il crescente numero di donne interessate, rischia di diventare un serio problema di salute pubblica dei prossimi anni. Gli studiosi hanno analizzato per un anno 368 madri e 241 padri di 500 famiglie residenti in 8 aree metropolitane della provincia americana, dimostrando che quando entrambi i coniugi lavorano sono le donne a essere più stressate e questo stress cronico, aumentando la loro vulnerabilità, può essere la scintilla che innesca molte malattie, dalla banale influenza alle cardiopatie. Durante la settimana le donne erano impegnate in attività di multitasking 9 ore più dei mariti e quasi 48 in più nell’accudimento dei figli, impegno a cui i padri dedicavano solo 39 ore. Era soprattutto il multitasking la fonte del loro stress: svuotare la lavatrice e intanto correggere i compiti dei bambini, seguirli mentre stavano facendo una partita di calcetto con gli amici ascoltando i messaggi registrati sul telefonino e intanto pensare a cosa preparare per cena. In questo modo però, ogni volta che l’attenzione passa da un compito all’altro, viene perso tempo e chi è impegnata a svolgere due o tre attività contemporaneamente finisce con l’impiegarci più tempo che se le facesse una alla volta. Svolgere le faccende domestiche o stare con i figli, può generare in lei sensi di colpa perché ha l’impressione di rubare ore al lavoro, dove peraltro prova l’opposta sensazione di portar via ore alla famiglia. E anche se le ore che gli uomini dedicano alla famiglia continuano a crescere, quando si considera il tempo di multitasking dei due coniugi si osserva che il peso delle responsabilità domestiche è ancora soprattutto sulle spalle delle donne. Rispetto agli anni 70, la percentuale di donne americane lavoratrici è passata dal 6% al 14% nel nuovo millennio, mentre nello stesso periodo gli uomini sono passati solo dal 34 al 38%. Oggi in quasi il 30% delle famiglie, entrambi i coniugi lavorano e in metà dei casi almeno uno di loro lo fa pure nel weekend. A complicare le cose è arrivata l’information technology che ha finito col portare il lavoro anche a casa sui cellulari e su internet che hanno reso la linea di demarcazione fra il lavoro e la casa sempre più sottile e il tempo da dedicare solo alla famiglia sempre più esiguo, al punto che le mamme in carriera dedicano ben due quinti del loro tempo di riposo ad attività di multitasking, strette fra il dover far troppo e il tempo che non basta mai. Secondo gli autori dello studio un modo per aiutare le donne in carriera è la condivisione, con il partner, degli impegni familiari, che non dovrebbe avvenire solo quando la mamma non riesce a portare al termine tutte le attività, ma che dovrebbe essere condiviso sempre. Bisognerebbe responsabilizzare i figli ad aiutare la madre nelle faccende domestiche: cercare di farle trovare la casa in ordine e pulita almeno nelle sere in cui rientra tardi dal lavoro è una di quelle piccole cose capaci di sradicare le radici del multitasking, secondo la principale autrice dello studio Barbara Schneider, capace di dare alla donna e a tutti gli altri la sensazione positiva che la famiglia vada avanti per il meglio. Ovviamente sarebbero anche necessari orari di lavoro più flessibili e una cultura del lavoro che supporti le famiglie consentendo ad esempio di lavorare da casa ed evitando che i superiori pretendano che i loro sottoposti si portino il lavoro da finire anche a casa, può rappresentare un altro fattore di politica sociale fondamentale nella lotta allo stress da multitasking. Nonostante lo stress, secondo un altro studio sembrerebbe però che le donne siano più contente di lavorare che di stare a casa. L'Università del North Carolina ha studiato per un un decennio 1.364 donne di 9 diverse aree metropolitane americane, scoprendo che le donne lavoratrici a tempo pieno (64% del campione) o part-time (12%) presentano un livello di depressione inferiore a quello delle casalinghe (24%). La loro salute generale è risultata migliore e, anzi, le donne con un lavoro part-time (da 1 a 32 ore la settimana) stanno ancora meglio di quelle che lavorano a tempo pieno perché presentavano meno conflitti familiari a causa del lavoro e disponevano di più tempo da trascorrere coi figli dei quali sembrano occuparsi anche leggermente meglio delle casalinghe che passano tutta la giornata con loro.
|
Con la collaborazione della BCC di Roma Corso gratuito per bambini di 6/7 anni: laboratorio di pittura creativa a Roma Per i più grandi |