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Contro il licenziamento delle dipendenti della Omsa scende in campo il web |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Angela Messina Mercoledì 04 Gennaio 2012 16:49 | |||
A partire dal prossimo marzo, alla fine della cassa integrazione straordinaria, 239 dipendenti della Omsa di Faenza saranno licenziate.
Così dopo i presidi organizzati presso i punti vendita in varie città italiane, la protesta contro l'intenzione di trasferire la produzione all'estero, arriva anche sui social network e sui blog. Sono migliaia le adesioni alla mobilitazione internet che sollecita i cittadini a non comprare i prodotti Omsa e Golden lady invitando, allo stesso tempo, amici e parenti a fare altrettanto. La decisione della Golden Lady di procedere al licenziamento collettivo dei dipendenti della Omsa di Faenza aveva scatenato la rabbia dei sindacati che, nei giorni scorsi, avevano bollato la scelta come inaccettabile e definito il comportamento dell'azienda, arrogante. Attiva da un paio di giorni, la pagina creata da Massimo Malerba - che rilancia il "Mai più Omsa" anche su Il Post viola, blog ufficiale del Popolo Viola - ha già raccolto 20.016 partecipanti al boicottaggio, ma il ritmo di crescita è rapidissimo, più di dieci al minuto; mentre gli incerti superano i 1.300 e gli invitati sfondano il tetto dei 222.400: chiunque clicchi su Facebook il bottone parteciperò, infatti, si impegna a non acquistare prodotti Omsa e Golden Lady e a invitare amici e parenti a fare altrettanto, oltre a invitare almeno 10 amici a quest'evento. Lo scorso 27 dicembre le 240 operaie tessili dell'Omsa hanno ricevuto via fax le lettere di licenziamento, dopo due anni di cassa integrazione e tante proteste. "La decisione è una doccia fredda. - dice Samuela Meci, operaia e rsu locale- C'era stato un incontro al ministero dello sviluppo appena il 23 dicembre, e si continuava con le trattative di riconversione. Il licenziamento ora va contro ogni accordo firmato al ministero, e Passera deve intervenire assieme al sindacato e alla regione". Le operaie di Faenza però non sono sole, infatti il 25 novembre la Golden Lady ha licenziato anche 400 lavoratrici dello stabilimento abruzzese di Gissi (Chieti). Quasi mille licenziamenti, dunque, tra Abruzzo e Romagna, a fronte di un'azienda che si autodefinisce leader italiana della calzetteria. Un'azienda che non è in crisi. Per questo quelle lettere di licenziamento inviate via fax, nel pieno delle festività natalizie, hanno suscitato l'indignazione delle lavoratrici.
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