Ne è stato disposto l'arresto, per truffa aggravata ai danni di enti pubblici e falso ideologico in documentazione pubblica, dal gip di Bologna, Alberto Gamberini. Da ieri, l'operatrice tecnica con funzione di supporto assistenziale assunta 9 anni fa dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Orsola Malpighi di Bologna, è agli arresti domiciliari.

I Nas di Bologna avevano indagato su di lei, che in 9 anni aveva lavorato solo 6 giorni, motivando le assenze con malattie e due gravidanze, dalle quali però nessun bambino ha visto la luce.

Attualmente gli inquirenti indagano sulla veridicità dei certificati di malattia, ma quel che è certo è che di gravidanze, la donna, non ne ha mai avute, o comunque non ne ha portate a termine.

La donna aveva magistralmente ottenuto dai medici del consultorio familiare e dell'Ospedale Maggiore di Bologna i certificati di gravidanza a rischio, senza mai sottoporsi, come d'obbligo, agli esami necessari ad attestare la relae presenza del nascituro e la fragilità della gestazione. 

A febbraio 2004 e nell'ottobre 2009, poi, ha prodotto anche le false certificazioni di nascita di due bambini, per avvalorare il suo stato di madre e di avente diritto a periodi di assenza dal luogo di lavoro. Grazie a questi certificati, usufruiva anche dei benefici di detrazione d'imposta previsti per i figli a carico, per un danno all'erario che ammonta a oltre 33 mila euro.