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Mamme in macchina: tutto diventa più difficile |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Eva Forte Mercoledì 26 Ottobre 2011 13:20 | |||
Vivere al giorno d'oggi con tutti gli impegni lavorativi e quelli dedicati alla famiglia, porta le mamme - per forza e non sempre per scelta - a dover usare la macchina anche se vorrebbero poter usare i mezzi o andare a piedi con i propri figli negli spostamenti giornalieri.
A dircelo, il mensile Quattroruote, che ha realizzato un inserto dedicato a Milano del numero di novembre da oggi in edicola, dopo aver trascorso una giornata fianco a fianco ad alcune giovani mamme e ai loro bambini nel vano tentativo di muoversi agevolmente in città con i mezzi pubblici. Risultato: quando va bene, non basta una giornata di 36 ore. Lasciata la macchina in garage, la prima alternativa dovrebbe essere la metropolitana: peccato che nelle stazioni serva una caccia al tesoro per trovare un ascensore che, laddove esista (assente non giustificato alle fermate Duomo e San Babila) sia funzionante e accessibile ai passeggini (fuori uso a Comasina e Abbiategrasso, operativo solo in salita ad Assago Forum). Una volta raggiunti, non è meno problematico spostarsi tra i binari sotterranei e raggiungere le stazioni ferroviarie connesse. A tale proposito una menzione particolare su Quattroruote spetta ai collegamenti in superficie della Stazione Centrale dove al centro dei tapis roulant si erge un dissuasore tondo che impedisce il passaggio alla carrozzina. Scale, e non mobili, anche a Lambrate e Garibaldi. Con il tram la vita non è più facile dato che, fatta eccezione per le nuove linee, salirci implica il sollevamento del passeggino, l’inserimento dello stesso tra porta e corrimano centrale e veloce ricerca - tra la ressa - di un appiglio a cui attaccarsi con una sola mano perché l’altra dovrà mantenere in equilibrio lo stesso passeggino. Acrobazie impossibili senza l’aiuto di qualcuno. E il tutto si moltiplica per ogni spostamento: asilo, casa, sport, pediatra. Quattroruote dà voce alle mamme e se da un lato auspica un maggior supporto del Comune nei confronti del servizio Pedibus - forse una buona alternativa per l’accompagnamento a scuola - dall’altro invoca il loro inserimento tra le categorie che non possono fare a meno della vettura, al pari di artigiani e commercianti. Il video che racconta le disavventure delle mamme è da ora online sito della testata
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