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Emma Marrone contro il cancro: "so cosa vuol dire" |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Martina Paolucci Lunedì 04 Luglio 2011 14:05 | |||
Emma Marrone, dopo il successo di Amici e di Sanremo, ha deciso di prodigarsi e mettere la faccia per la prevenzione dei tumori, soprattutto quelli che attaccano le donne. Il motivo, però, non è la volontà di allargare la sua fama come qualcuno ha insinuato: Emma il cancro l'ha affrontato, e l'ha sconfitto. Ecco perchè oggi ha deciso di essere testimonial privilegiata della Fondazione Ant di Bologna, affinchè casi come il suo possano essere prevenuti, prima che curati.
“Nemmeno un mese fa è morta di tumore una mia giovane fan e altre sono in cura, è normale ancora oggi che una ragazzina di 17 anni muoia di tumore in Italia?”, ha commentato la 27enne cantante salentina, per spiegare il suo interesse alla causa. Lei ha fronteggiato il cancro due anni fa, quando ancora non era nessuno, faceva la commessa e la sera girava per i locali a intrattenere il pubblico cantando. Maria De Filippi, dopo averla ammessa al suo talent show, ha saputo della storia di Emma che, però, le ha chiesto chiaramente di non raccontarlo a nessuno, affinchè la vicenda non potesse essere strumentalizzata per mettere in dubbio la sua vittoria. Due anni fa Emma si era eccessivamente dimagrita ed era spesso molto stanca: la sua famiglia attribuiva la condizione a stress lavorativo, e anche lei non se ne preoccupava troppo. Poi invece l'amara scoperta di un tumore all'utero, che l'ha costretta all'intervento chirurgico, durato 7 ore al Policlinico Umberto I di Roma. Emma ha ringraziato la dottoressa Framarino e tutto lo staff del reparto di ginecologia, e ha raccontato di non aver avuto bisogno di radio o chemioterapia perchè "dopo l’intervento ho fatto di nuovo gli esami ed era sparito tutto. Nel sangue non era rimasto niente, come se il mio corpo avesse immediatamente reagito bene”. Poi è arrivato il successo, quasi un premio per aver affrontato con coraggio la malattia. Ora fa controlli periodici, per monitorare il proprio stato di salute e per esorcizzare, in qualche modo, la paura di possibili ricomparse. E conclude: “Da quando sono scampata al male mi sento un po’ fortunata e un po’ missionaria nei confronti dei giovani. A loro dico: mi raccomando, non bisogna vergognarsi di andare dal medico. La prevenzione è importante. Avessi fatto più visite prima, magari avrei arginato il problema in maniera diversa”.
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