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Influenza, è arrivato il picco: sono 2,5 milioni gli italiani a letto |
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Scritto da Letizia Perugia Venerdì 14 Febbraio 2014 08:17 | |||
L'influenza di quest'anno ha raggiunto il suo picco e ha messo a letto finora circa 2,5 milioni di italiani, in particolare bambini da 0 a 4 anni, nella settimana del picco l’incidenza dei virus fra i più piccoli è stata di 19,69 casi ogni mille assistiti, scesa a 17,73 casi per mille nell’ultima settimana monitorata.
Oltre ai 2,5 milioni di italiani colpiti dai virus dell’epidemia vera e propria, vanno aggiunti circa 4 milioni di persone vittime dei cosiddetti "virus cugini" che sono forme parainfluenzali che quest’anno, complici gli sbalzi termici, l'hanno fatta più che mai da padrone.
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, fotografa l’influenza edizione 2013-2014, spiega che in questo momento siamo circa a metà strada, con la fine di febbraio l’epidemia dovrebbe andare a scemare e dovremmo chiudere con un bilancio di 4-4,5 milioni di casi di influenza vera e propria, in linea con le attese di inizio stagione. Nella settimana dal 3 al 9 febbraio la curva dell’epidemia ha iniziato la sua discesa e dopo avere toccato nella settimana precedente il tetto di 6,28 casi ogni mille assistiti (oltre 373mila casi in tutto), l’incidenza dei virus è scesa a 6,10 casi per mille (363mila casi circa).
Nella scorsa settimana (la quinta del 2014) è stato raggiunto il picco epidemico delle sindromi influenzali, il livello di incidenza finora registrato è inferiore a quello osservato nella maggior parte delle precedenti stagioni influenzali.
Da Nord a Sud, nella sesta settimana del 2014 in alcune regioni il livello di incidenza è basso, in particolare in Friuli Venezia Giulia, in Puglia, in Molise e nella provincia autonoma di Bolzano.
Marche e Campania sono le regioni in cui si osserva ancora un livello alto dell’incidenza, alimentato soprattutto dalle classi di età pediatrica.
A rendere "leggera" l’influenza di quest’anno sono stati due fattori: da un lato il meteo, con uno degli inverni meno freddi che si ricordino, dall’altro una triade virale non nuova, e quindi riconosciuta e contrastata almeno dal sistema immunitario degli adulti che in molti casi l’avevano già incontrata.
Il freddo, quello vero, favorisce l’influenza, con gli sbalzi di temperatura tipici di questo inverno mite prevalgono le infezioni respiratorie acute come virus parainfluenzali che hanno colpito prevalentemente i bambini.
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