Lo smog danneggia il nostro cervello |
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Scritto da Angela Messina
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Giovedì 07 Luglio 2011 14:13 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_Cervello_Logo.gif) L 'inquinamento atmosferico non nuoce solo a cuore e polmoni, ma fa male anche al cervello e può essere responsabile dello sviluppo di depressione, deficit di apprendimento e problemi di memoria. A sostenerlo è uno studio pubblicato su Molecular Psychiatry dai ricercatori della Ohio State University, negli Usa, da cui emerge che le polveri sottili potrebbero causare, a lungo termine, cambiamenti reali nella struttura cerebrale. Lo studio ha evidenziato come il team di ricercatori, guidati dalla dott. Laura Fonken, dopo aver sottoposto dei topi ad aria inquinata da polveri prodotte da automobili e macchine industriali per cinque volte alla settimana, sei ore al giorno nell’arco di dieci mesi avrebbero presentato i disturbi sopra citati: comportamenti più ansiosi e depressivi e peggiori livelli di apprendimento e di memoria. Al contrario un altro gruppo di topi rimasti in un ambiente con aria sana sarebbero rimasti in ottima salute.
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In 10 anni raddoppiate le prescrizioni di farmaci |
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Scritto da Angela Messina
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Giovedì 07 Luglio 2011 13:50 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_pillole.jpg) Il rapporto nazionale Osmed redatto dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) dimostra che in Italia i bambini sono i soggetti che assumono più farmaci, seguiti dagli anziani. Otto bimbi su dieci ricevono in un anno almeno una prescrizione dal dottore, in particolare di antibiotici e antiasmatici. Una tendenza che si mantiene stabile fino alle soglie dell’adolescenza: nella fascia di età tra 0 e 14 anni, infatti, tra il 60 e l’80 per cento dei giovanissimi assume farmaci. Quando i bambini arrivano in età adolescenziale, il consumo inizia a diminuire, un po’ perché le ansie dei genitori si placano, ma anche perché il fisico si fa più robusto e forte. Tra 25 e i 34 anni, la dose di medicinali raggiunge il suo minimo: è mediamente 17 volte inferiore rispetto a chi ha più di 75 anni; quasi il 100% degli anziani assume medicine, spesso per via di patologie croniche, come il diabete o l’ipertensione. Le donne hanno un consumo del 10 per cento più alto rispetto agli uomini, soprattutto nell'uso degli antidepressivi, negli antianemici e nei bisfosfonati (osteoporosi). Gennaio e maggio sono i mesi che fanno registrare il picco delle prescrizioni; agosto ne segnala il limite inferiore.
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Colgate Sensitive Pro-Sollievo: contro la sensibilità dentale, l'innovazione concentrata in un tubetto di dentifricio |
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Scritto da Martina Paolucci
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Mercoledì 06 Luglio 2011 17:44 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_dentista_logo.jpg) Da lunghe ricerche e ripetuti studi clinici effettuati in tutto il mondo, arriva finalmente in Italia il dentrificio rivoluzionario per chi soffre di denti sensibili: Colgate Sensitive Pro-Sollievo. La sua formula innovativa è stata appositamente creata per garantire rapido e duraturo sollievo in bocca. Grazie alla tecnologia Pro-Argin, il dentifricio riesce a svolgere la funzione di un vero e proprio "tappo" di protezione in grado di occludere i tubuli dentinali che, non protetti da smalto o dalle gengive, causano spiacevoli sensazioni o dolori a contatto con caldo, freddo, aria o pressione. La sensibilità dentale, più comunemente nota come "denti sensibili", è un disturbo di natura soggettiva, causato principalmente dall' accumulo di placca o da patologie dentali parodontali. Nel mondo interessa 6 persone su 10, con un percentuale lievemente più alta tra le donne.
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Se si è soddisfatti della propria vita, il cuore è protetto |
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Scritto da Giorgia Marchesi
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Mercoledì 06 Luglio 2011 10:38 |
Essere soddisfatti del proprio lavoro e della propria vita familiare e sessuale, fa bene alla salute ed è risaputo, ma da uno studio effettuato su ottomila lavoratori pubblici inglesi, di età media di 49 anni, questo benessere permette a queste persone, di correre un rischio più basso del 13% di sviluppare malattie cardiovascolari. La ricerca ha analizzato le risposte dei partecipanti in base ad un indice di gradimento da 1 a 7, su sette aree d’interesse: il tempo libero, l’amore, il tenore di vita, il lavoro, la famiglia, il sesso e il loro personale livello di soddisfazione. Una volta finita la raccolta d’informazioni, i dati sono stati confrontati con quelli relativi alle cartelle cliniche dei partecipanti allo studio che, parlando in vece loro, riportavano lo stato di salute e le eventuali malattie coronariche. L’evidenza suggerisce un significativo ridotto rischio di malattie coronariche, sia per gli uomini che per le donne con elevati livelli di soddisfazione, tutti associati ai parametri valutati, ossia lavoro, famiglia, sesso e situazione personale. Il tempo libero, il benessere economico e le relazioni d’amore, invece, non sono risultati fondamentali.
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Contro l'Alzheimer la cannella |
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Scritto da Martina Paolucci
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Venerdì 01 Luglio 2011 14:20 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_ricerca_medica.jpg) L'Alzheimer, la malattia degenerativa che miete sempre più vittime soprattutto tra gli anziani, pregiudicando anche i familiari che li assistono, può essere combattuto con un semplice estratto di cannella. La scoperta è opera di ricercatori israeliani dell'Università di Tel Aviv, dopo esperimenti condotti su un modello animale. I risultati della ricerca sono stati pubblicati dalla rivista PLoS One. L'Alzheimer è una malattia che attacca il cervello degli individui, cancellando la memoria della propria storia, dei tempi passati. A quanto dichiarato dagli studiosi israeliani l'estratto di cannella riuscirebbe a rallentare significativamente il progredire della malattia.
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