C'è chi pensa che dall'Aids si possa guarire, chi confonde tra malati e sieropositivi, chi ammette di usare poco il preservativo e, soprattutto, chi non si sente a rischio contagio.

Purtroppo il tema non viene affrontato nel miglior modo possibile sia dai media che dalla famiglia soprattutto nei confronti degli adolescenti: c’è poca informazione e una certa imprudenza nell’affrontare la questione.

L'estate tanto attesa è arrivata, o almeno lo è sul calendario, perché dalle temperature che sono state registrate in questi giorni, il freddo continua a farsi sentire.

Le nuvole, i forti temporali che hanno fatto abbassare di netto le temperature hanno provocato degli sbalzi termici non indifferenti, costringendo  così a letto ben 30 mila italiani con sintomi influenzali come febbre alta, tosse, mal di pancia.

Gli italiani non hanno abbastanza cura dei propri occhi: è ciò che emerge da un'indagine effettuata dall'Istituto Piepoli su un campione di 1.019 italiani effettuata nello scorso dicembre, e ripreso in occasione della conferenza "Estate e raggi UV, come difendere i nostri occhi".

Ben il 48% del campione dichiara, infatti, di non utilizzare con regolarità occhiali da sole: il 30% non li indossa mai pur essendone in possesso; il 18% li indossa solo raramente. Solo il 15%, invece, tende a usare le lenti sempre. Le più attente (il 26%), sono le donne  tra i 18 e i 24 anni.

Da uno studio e una ricerca attuati dalla dottoressa Rita Valentino e il suo staff al "Children's Hospiyal of Philadelphia" sembra proprio che la depressione e i disrturbi ad essa legati, come lo stress, siano molto più frequenti nelle donne.

A quanto pare una presenza elevata dell'ormone CRH, che libera la corticotropina e che funge da neurotrasmettitore ed è impegnato nella risposta allo stress, è frequente più nel sesso femminile che in quello maschile.

Questa mattina all'ospedale Bambin Gesù di Roma è stato effettuato il primo trapianto pediatrico di rene da padre a figlia con la tecnica hand assisted.

L'hand assisted è una tecnica caratterizzata da una minima invasività che permette una degenza ospedaliera più breve, una completa assenza del dolore post operatorio, ma in totale sicurezza.