Dopo il grande successo della prima edizione dello scorso anno, torna "Mese della salute orale 2011″ che si terrà dal primo a 31 marzo in 1.500 studi dentistici sparsi da Nord a Sud, dove sarà possibile sottoporsi gratuitamente a visite di controllo odontoiatriche e ortodontiche.

L'iniziativa è promossa da Colgate con la collaborazione della Società italiana di ortodonzia (Sido): sono due li obbiettivi di questa manifestazione, la lotta ai batteri nemici del sorriso, che sono sempre in agguato e la guerra preventiva ai denti storti o mal posizionati, che alla lunga possono creare seri problemi non solo alla bocca.

Una ricerca effettuata da un gruppo di ricercatori della Washington University School of Medicine guidati da Christina Gurnett e pubblicata su "Neurology", ha messo in luce che la causa del sonnambulismo è un gene alterato, localizzato nella regione del cromosoma 20 e che nel 50% dei casi si eredita dal padre: adesso, il nuovo obbiettivo è quello di identificare il colpevole tra le 28 particelle cromosomiche sospettate.

Il sonnambulismo in Italia interessa l'1 - 2% della popolazione infantile e lo 0,2 - 0,3% di quella adulta: le persone affette da questo disturbo sono capaci di qualsiasi cosa, come mettersi scarpe e calzini, alzarsi dal letto, girovagare per casa e purtroppo, a volte, è capitato che questi episodi riempiano le pagine della cronaca.

Da una ricerca condotta dall'italiano Francesco Cappuccio della University of Warwick Medical School e pubblicata sulla rivista European Heart Journal, emerge che dormire meno di sei ore a notte aumenta il rischio di morire di ictus e infarto.

Ormai da tempo è noto che il sonno è un toccasana per la nostra salute ed in un recente studio, effettuato sembra dal dottor Cappuccio, era emerso che dormire troppo poco o troppo influiva negativamente sulla nostra salute, addirittura accorcerebbe la vita, aumentando il rischio di morte precoce del 12%.

Una ricerca australiana dimostra come l'uso della cannabis, può accelerare di diversi anni l'insorgenza di schizofrenia. Gli studiosi della Scuola di psichiatria dell'Università del Nuovo Galles del Sud, dopo aver raccolto i dati di 20mila persone affette da malattie psicotiche, hanno concluso che a coloro che fumavano cannabis i disturbi erano stati diagnosticati in media quasi tre anni prima di coloro che non la usavano.

I risultati offrono solide prove che interrompere o ridurre l'uso di cannabis può ritardare o anche prevenire dei casi di psicosi. Il team, grazie alla collaborazione con l'ospedale St Vincent's di Melbourne e con la Scuola di medicina dell'università George Washington, ha passato in rassegna dati di pazienti di oltre 80 studi dedicati al legame fra malattie psicotiche e abuso di droghe.

Un gruppo di scienziati italiani, guidati da Gabriella Sozzi e Ugo Pastorino, in collaborazione con la Ohio State University di Colombus, ha elaborato un nuovo esame che con un semplice prelievo di sangue permetterebbe di diagnosticare la presenza di tumore al polmone sino a due anni prima della Tac spirale che, al momento, è lo strumento più avanzato a disposizione.

Grazie all’analisi di campioni di sangue raccolti da oltre 6 mila forti fumatori, monitorati nell’arco di cinque anni, i ricercatori hanno dimostrato che tutti coloro che nel corso del periodo hanno sviluppato il tumore del polmone hanno valori alterati di particolari microRNA.