Alcuni giorni fa abbiamo parlato dei problemi di obesità dei bambini europei: un dato di fatto preoccupante se si pensa che questo problema persiste nell'età adulta e aumenta quindi i rischi per la salute.

La rivista Pediatrics ha pubblicato uno studio condotto dalla Dott.ssa Anderson e dal Dott. Whitaker della Ohio State University (OSU) che hanno esaminato i dati raccolti su 8.550 bambini nati nel 2001. L'obesità, secondo i due ricercatori, è da attribuire ad uno scorretto stile di vita.

Un bambino obeso è un bambino il cui peso supera del 20% quello ideale, un bambino è invece definito in sovrappeso se supera del 10-20%: la crescita ponderale.

Un sano stile di vita è fondamentale per contrastare l'obesità e questo dev'essere insegnato dai genitori: basta tenere sott'occhio le tabelle dei percentili, grafici che riuniscono i valori percentuali di peso e altezza dei bambini, distinti per sesso ed età. La crescita è nella norma se si pone intorno al 50° percentile. Più si supera il valore medio più aumenta il rischio obesità.

I risultati dello studio condotto da Anderson e Whitaker sottolineano l'importanza dello stile di vita tenuto nella quotidianità nelle famiglie dei bimbi coinvolti nella ricerca.

Troppi snack che sostituiscono il pranzo fuori casa, troppa televisione e poco sonno: ecco le tre principali cattive abitudini emerse, responsabili dell'obesità dei bambini.

Prevenire l'obesità sembrerebbe dunque semplice, basterebbe infatti maggior accortezza e quindi mangiare in casa cibi cucinati adeguatamente, chiacchierare un po' di più quando ci si ritrova seduti a tavola tenendo la televisione un po' più spenta e andare a dormire presto.

Anderson e Whitaker ritengono quindi fondamentale che le abitudini vengano cambiate e che venga dato spazio alla strategia di prevenzione che loro stessi suggeriscono in tutte le famiglie che hanno bambini piccoli: uno stile di vita di vita sano e una buona educazione famigliare porterebbe, in alcuni casi, ad evitare di dover assumere medicinali per contrastare questo problema.

I ricercatori sottolineano infatti che questo studio da solo non può confermare che unicamente le routine di per sé possono proteggere i bambini dall'obesità ma ricordano che in questo processo sono coinvolti molti fattori ed è sempre meglio rivolgersi ad un professionista per avere dei buoni consigli e una linea da seguire.