Uno studio dell'università di Harvard, pubblicato sul "Journal of the National Cancer Institute" , afferma che gli uomini che bevono un certo numero di tazzine di affè al giorno, vedono calare addirittura fino al 60% il rischio di sviluppare il cancro alla prostata: queste affermazioni sono ancora tutte da verificare, in quanto la comunità scientifica ha dei seri dubbi su questo.

Ma nei particolari come funzionerebbe questo processo? Ma soprattutto quante tazzine di caffè al giorno bisognerebbe consumare? Pare che bere almeno tre tazzine di caffè al giorno vedrebbe calare il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata del 30%, mentre chi ne consuma almeno 6 o pi tazzine vedrebbe questa percentuale salire al 60%.

Manca davvero poco per la prova costume e le persone che stanno per cominciare un regime ipocalorico sono davvero tantissime, la maggior parte si affida a diete fai da te miracolose, che promettono di perdere tanti chili in pochissimo tempo: il consiglio degli esperti è quello di diffidare di queste promesse, magari si raggiunge l'obbiettivo desiderato ma le conseguenze a livello di salute e estetico possono essere davvero disastrose.

Giovanna Cecchetto, presidente dell'Andid (Associazione nazionale dietisti), spiega che è possibile abbattere abbattere gli sprechi alimentari guadagnando in salute e abbellendo la silhouette in vista della bella stagione: il tempo è dalla parte di chi vuole intraprendere la strada di un regime ipocalorico in vista dell'estate e le regole da seguire sono semplicissime: scegliere alimenti e, soprattutto, cotture leggere, praticare un pò di sana attività fisica che non serve solo a perdere peso ma anche al benessere generale della persona, e inoltre, chi non volesse rinunciare a quei cibi che piacciono tanto ma che sono un concentrato di calorie, può chiedere consiglio al dietologo, su quantità e frequenza di consumo.

La nuova passione degli ultimi anni sparca poco prima di cena, con tutti i locali che hanno lanciato l'ora dell'aperitivo e l'Happy Hour: generalmente si paga poco, un forfait per bere e mangiare simpatici stuzzichini, che poi si trasformano in una vera e propria cena se non ci si ferma al primo assaggio, almeno come contenuto calorico. Questa nuova moda sembra essere un vero e proprio killer per le diete e le buone intenzioni alimentari. Spesso poi all'aperitivo segue la cena vera e propria aumentando a dismisura quanto concesso per il pasto serale.

Un aperitivo in compagnia, può veramente portare le calorie giornaliere al di là di quanto consentito, senza poi rendersene conto e mangiucchiando tra una chiacchiera e l'altra patatine, tramezzini e in molti casi anche formaggi e primi piatti freddi. A cadere in questo tranello, ben una persona su quattro. Ma non è solo il brindisi in compagnia a fare grandi danni. All'opposto anche restare in casa da soli può diventare deleterio, se a farci compagnia sono gli stuzzichini davanti alla televisione.

Se pensiamo che come per la socializzazione primaria, anche in fatto di alimentazione siano i genitori ad influenzare gusti e abitudini alimentari, dobbiamo rivedere le nostre idee. Sembra infatti che sia errato pensare che i gusti di mamma e papà, possano influenzare in modo netto quello dei propri figli o almeno è quanto dimostrato dallo studio americano della Johns Hopkins University.

Per arrivare a queste conclusioni sono stati analizzati studi dal 1980 ad oggi, vedendo come sia flebile il rapporto tra gusti dei bambini rispetto a quello dei propri genitori. La spiegazione sta nel fatto che i gusti alimentari sono influenzati da diversi fattori tra cui l'ambiente familiare che ricopre però un piccolo ambito. Come è facile immaginare l'influenza dei propri coetanei è fondamentale anche in questo campo, così come anche quello che mangiano a scuola, essendo il pranzo il pasto principale delle giornata su cui bisognerebbe lavorare bene per offrire una giusta alimentazione e una corretta abitudine alimentare.

Chi alle soglie dell'Estate non decide di mettersi a dieta, con la paura però che sia ormai troppo tardi? Secondo Mike Moreno invece siamo ancora in tempo, grazie alla Dieta dei 17 giorni, (The 17 Day Diet) messa a punto da questo dietologo americano che promette miracoli! Perdere peso in fretta infatti non è una grande novità, ma sembra che questa sia una dieta che regolarizza il peso ottimamale anche nella fase di mantenimento in modo più facile del solito.

Questa particolare dieta funzionerebbe grazie al variare della dieta all'interno dei 4 cicli da 17 giorni ciascuno, che va anche a stimolare il metabolismo e migliorare la digestione. Ma perchè proprio 17? Secondo questo medico, è il numero di giorni necessari a far riconoscere al proprio corpo la nuova dieta e così il metabolismo riesce a rallentare. Un sistema quindi per raggirare il metabolismo stesso, che viene confuso grazie ai 4 cicli di dieta. Come dice lo slogan: Resetta il tuo metabolismo...