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Alimentazione
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Scritto da Giorgia Marchesi
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Lunedì 13 Giugno 2011 13:22 |
Nonostante la crisi gli italiani si avvicinano sempre più ai prodotti naturali ed è boom del del biologico, come certificano i dati relativi alle vendite, che trae senz’altro origine da un cambiamento culturale: diventa sempre più necessario conciliare anche durante i pasti l’esigenza di sentirsi bene con il contesto circostante. I dati incrociati di Cia (Confederazione italiana agricoltori), Istat e Ismea dicono che oltre il 50% dei consumatori italiani è disposto a spendere un po' di più per salvaguardare la propria salute: in tal senso, si consolida il connubio che si viene a creare tra benessere e bologico. Un italiano su 3 ha iniziato ad acquistare con regolarità i prodotti biologici e confermano tale tendenza anche i numeri del primo trimestre 2011. La spesa per il biologico è di oltre 3 miliardi di euro, il consumo di prodotti biologici confezionati è cresciuto del 13% rispetto ai primi 3 mesi. Si tratta di una vera e propria inversione di tendenza rispetto a quando erano i surgelati – comodi, veloci, adatti agli orari e ai ritmi sempre più frenetici e meno canonici – a riempire i carrelli dei supermercati: gli italiani hanno cominciato a fare selezione sulla spesa, legittimando in maniera diretta la leadership europea per numero di operatori certificati impegnati nella filiera dell'agricoltura biologica (45.509 a inizio 2010) e per ettari di superficie coltivati biologicamente (1.106.684, con una crescita del 10%: dati del Sinab-Sistema di informazione nazionale sull'agricoltura biologica).
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Alimentazione
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Scritto da Martina Paolucci
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Venerdì 10 Giugno 2011 09:15 |
Se è vero che la frutta secca ha le stesse proprietà della frutta fresca, oggi c'è un motivo in più per preferire, se possibile, la seconda. Soprattutto se parliamo di mele: uno studio effettuato dall'Università dell'Iowa sostiene che non solo la mela fa bene per l'apporto nutrizionale che reca con sè ma, se mangiata con tutta la buccia (ovviamente dopo averla accuratamente lavata!) diventa un toccasana per il nostro corpo, in particolare per il colesterolo e per i muscoli, che ne risultano rinforzati e "ringiovaniti". Insomma, non vale la pena buttare qualcosa che è come oro per il nostro corpo. Quindi, oltre a sceglierla per gli snack e gli spuntini da alternare ai pasti principali della giornata, decidete di mangiarla così come mamma natura l'ha fatta.
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Alimentazione
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Scritto da Martina Paolucci
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Giovedì 09 Giugno 2011 08:30 |
La notizia emerge dal 30° World Nut & Dried Fruit Congress, congresso mondiale tenutosi a Budapest, durante il quale è stata presentata l'ultima ricerca in materia di frutta secca. I risultati evidenziano come le proprietà nutritive e benefiche della frutta fresca che tanto viene consigliata, possano essere ritrovate, nelle stesse quantità, anche nella frutta disidratata. Lo studio è stata coordinato dal dottor Daniel D. Gallagher della University of Minnesota, dalla dottoressa Andriana Kaliora della Harokopio University di Atene e dal dottor Gary Williamson della University of Leeds. Il dottor Gallagher ha dichiarato: " Frutta secca e disidratata sono grandi fonti di fibra solubile e totale nella dieta. Proprio come la frutta fresca, hanno bassi valori di Indice Glicemico e possono svolgere un ruolo importante nel prevenire diversi aspetti delle malattie metaboliche".
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Alimentazione
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Scritto da Martina Paolucci
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Lunedì 06 Giugno 2011 09:00 |
Tempo di rivoluzioni anche nel campo alimentare. Non più la piramide ispirata dalla nostra dieta mediterranea ma il "piatto alimentare". Il nuovo schema va a inserirsi nel vasto programma di sensibilizzazione sulla prevenzione dell'obesità, patrocinato dalla First Lady Michelle Obama, che negli Stati Uniti affligge una persona su 4. La novità è stata presentata qualche giorno fa proprio da Michelle, a Washington. Il piatto alimentare è identificato da un cerchio diviso in quattro parti di dimensioni diverse: una riservata alla frutta, un'altra, leggermente più grande, dedicata alla verdura (frutta e verdura, insieme, occupano la metà del piatto), una terza ai cereali leggermente più grande dell'ultima, dedicata alle proteine. Per concludere il tutto, a fianco del piatto principale viene posto un piattino di "contorno": latte e derivati che non devono mancare in una dieta quotidiana ben equilibrata.
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Alimentazione
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Scritto da Martina Paolucci
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Lunedì 23 Maggio 2011 10:15 |
A tessere le lodi del rosso ortaggio onnipresente sulle tavole degli italiani, è uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori coordinati dall'Università di Adelaide, in Australia. La ricerca, pubblicata dalla rivista Maturitas, afferma che mangiare un pomodoro al giorno può aiutare a ridurre il livello di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue e diminuire la pressione arteriosa. Lo studio sottolinea come l'assunzione possa avvenire sotto qualsivoglia forma, fresco, come succo o anche concentrato. Queste forme meno consuete sembra contengano maggiori quantità di licopene, l'antiossidante amico del nostro cuore, più facilmente assorbito dall'organismo. “ Lo studio dimostra che un alto consumo di licopene è stato associato a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari, comprese le arterie indurite, infarti e ictus. Inoltre suggerisce che, se si assumono 25 mg o più di licopene al giorno, questo può ridurre il colesterolo LDL fino al 10 per cento”, spiega la dottoressa Karin RIed, coordinatrice del progetto.
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