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Tre anni: via il ciuccio e il pannolino di notte |
Bambini - Tata |
Scritto da Adriana Cantisani Giovedì 06 Maggio 2010 10:09 |
Abbiamo 2 bimbi che hanno 15 mesi di differenza: la maggiore ha 3 anni e ha già tolto il pannolino durante il giorno e anche durante il pisolino pomerididano però alla notte se non glielo mettiamo bagna quasi sempre il letto. Esiste una prassi da seguire per provare a togliere il pannolino la notte?? Inoltre lei tiene ancora il ciuccio (a dire il vero sono 3 i ciucci che si porta a letto) quando fa la nanna. Come posso fare per toglierli?? Cara Mamma,
come per ogni tappa nello sviluppo dei bambini, ogni tanto si fanno dei passi avanti, ogni tanto indietro…ma poi si cresce comunque. Per procedere con il passaggio successivo, vale a dire togliere il pannolino anche di notte, evidentemente non è ancora pronta, aspetta ancora circa 3 mesetti: anche qui vale la regola che… non ci sono regole! Ricordati di non dare troppo liquidi prima di dormire e di cogliere anche i suoi segnali: se alla mattina il suo pannolino è sempre più asciutto, allora inizia ad essere pronta a stare senza anche di notte. Ovviamente aspettati degli incidenti di percorso: tranquilla, no agitarti e non trasmettere sensi di colpa a riguardo…capita a tutti! Con l’inizio della stagione calda, spesso si accelerano i tempi per liberare il sederino dal calore del pannolino e da conseguenti eritemi da sudore. Risulterà anche più piacevole togliersi il pannolino “bollente”. In ogni modo, non avere fretta! Nel frattempo attrezzati con un bel coprimaterasso impermeabile, ma non troppo caldo (ne esistono alcuni con un lato in cotone). Per quanto riguarda il ciuccio, aspetta e procedi con una novità alla volta. Come ho già scritto diverse volte, durante la crescita i bambini passano diverse fasi e il ciuccio a volte diventa l’oggetto transizionale, vale a dire l’oggetto investito emotivamente, dal valore affettivo molto forte, capace di trasmettere fiducia, senso di protezione e sicurezza, specialmente in certi momenti della giornata, come il momento della nanna. Con lo sviluppo questi oggetti vengono abbandonati, ma in situazioni particolari di cambiamento possono anche tornare, per attenuare paure legate a nuove scoperte e per ritrovare quella sicurezza conosciuta. I cambiamenti vanno fatti quindi con calma e gradualità. Per quanto riguarda gli eventuali effetti sulla dentizione, puoi sempre consultare un dentista, che ti possa indicare meglio i tempi per evitare danni o se ci sono particolarità nel palato o nella deglutizione e come intervenire in seguito. L’apparecchio ormai lo portano quasi tutti i bambini..e non solo loro!! Come ben saprai, ogni bimbo ha i sui tempi e vedrai che, come dicevano le nonne, nessuno si è mai sposato con il ciuccio!! Deve essere pronta a lasciare il ciuccio, e quindi deve aver raggiunto un certo sviluppo emotivo ed una capacità di auto-consolazione, in modo da poterle consentire di affrontare la nanna, senza quel supporto in più. Si potrà eventualmente stimolare il fatto di toglierle il ciuccio in un momento di grande stabilità, tranquillizzandola casomai alla sera con un bel massaggino, per trovare un contatto rassicurante. Oppure usando la fantasia: spesso raccomando una favola su un ciuccio birichino che prende vita e al mattino si nasconde nella giacca del papà e va a lavorare con lui, perché è stanco di fare il ciuccio e perché il suo bimbo ha già tanti dentini che gli fanno un po' male, ecc. Insieme poi, in grande complicità, potreste fare una piccola festa per il ciuccio che "va in pensione" o qualcosa del genere. Le favole spesso aiutano in un momento di transizione. Per eventuali crisi da mancanza da ciuccio (solo se sta per crollare il mondo) basta tenere un ciuccio di scorta: l’importante è che sia NUOVO, non il vecchio che è “a andato in pensione”, se no rischi che si confonda!! E mi raccomando….tanta pazienza! Un abbraccio, adri Approfondimenti: Per leggere tutte le risposte della nostra tata e scriverle vai sul nostro Forum |
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