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Crisi di pianto isterico a tre anni |
Bambini - Tata |
Scritto da Adriana Cantisani Martedì 13 Aprile 2010 10:10 |
Cara tata Adriana, seguiamo spesso (io e mia moglie) la tua trasmissione e devo dire che ci è stata utile in più di un'occasione. Siamo i genitori di una splendida bimba (Asia) di tre anni appena compiuti che ultimamente ci sta facendo preoccupare molto per certi suoi momenti di "crisi".
Mi spiego meglio. Nelle ultime settimane, a volte senza apparente motivo a volte per un nonnulla, scoppia in un pianto isterico scalciando in terra, "ringhiandoci" digrignando i denti e mandandoci via dalla stanza. Appena noi ce ne andiamo ci rivuole nella stanza e poi ci rimanda via. Il tutto sempre urlando e piangendo. Non riusciamo a calmarla nemmeno assecondandola in quello che vuole, di solito si calma naturalmente dopo una mezz'ora- quaranta minuti, momento in cui magari riusciamo a farla distrarre con una scusa qualsiasi. Di solito queste "crisi" le ha al momento del risveglio, sia la mattina che dopo il sonnellino pomeridiano (quelle poche volte che lo fa) ma non sempre. A volte invece per scatenarla basta che si accorga che è rimasta sola in soggiorno oppure che le si tolga il telecomando di mano perchè è ora di andare all'asilo. Solo una volta è capitato nel bel mezzo della notte. A volte durante questi momenti si fa la pipì addosso anche se è un anno che non porta più il pannolino.
Le abbiamo tolto il ciuccio a dicembre scorso per via della dentizione che ne stava risentendo parecchio, da allora ha quasi perso l'abitudine del sonnellino pomeridiano e ha molte difficoltà ad addormentarsi la sera e ad alzarsi, di conseguenza, al mattino. Spero di essere stato abbastanza esaustivo, ma dovessi avere bisogno di altri elementi non esitare a chiedermeli, spero vivamente in una tua risposta a breve perchè siamo veramente molto preoccupati. Ti ringraziamo anticipatamente e ti auguriamo buon lavoro! Ciao da Marco, Tiziana e la piccola Asia. Cari Marco e Tiziana, intorno ai tre anni spesso questi atteggiamenti potrebbero essere interpretati come Temper Tantrums, i famosi capricci, così tipici di questa età (quelli che negli Stati Uniti chiamiamo i Terrible Twos, i terribili 2 anni!). Intorno ai 2 anni e fino all’età pre-scolare, i capricci, le “bizze” fortissime sono comuni. Se vuoi qui sul forum puoi trovare alcune risposte che ho dato ad altri genitori a riguardo. Altrimenti ti invito a visitare il mio sito e andare direttamente alla pagina dei consigli utili, dove troverai già delle “regole d’oro” per i diversi temi ricorrenti nell’infanzia, tra cui appunto i fatidici capricci. Se vuoi questo è il link: http://www.adrianacantisani.it/index.ph ... Itemid=148 D’altro canto però è meglio non trascurare la possibilità che si tratti invece di un messaggio che Asia vi sta lanciando, essendosi scatenato così all’improvviso: non sembrano pianti solo legati ai capricci. Il fatto che pianga senza apparente motivo, potrebbe far pensare che stia risentendo per qualcosa. Forse si tratta di qualcosa che a noi adulti sfugge, o sembra ininfluente o "RIDICOLO", al punto da non considerarlo o da non accorgersene. I bambini invece avvertono ogni cambiamento ed hanno bisogno di più tempo per adattarsi a nuove situazioni. Possono essere tanti gli esempi: una nuova casa o una nuova scuola, la perdita di un animaletto, la rottura di un gioco o di un peluche amato, un cambio di abitudini (es. la nonna prima veniva tutti i giorni e magari adesso è in vacanza). Situazioni di questo genere possono scatenare nei bambini del "DOLORE" che non sanno ancora gestire. Da quello che mi scrivi, in un anno Asia ha tolto il ciuccio e il pannolino: si tratta di grandi cambiamenti per una bambina. Un po’ di regressione con la pipì addosso legata anche ai momenti di rabbia è possibile. La mancanza del ciuccio mi sembra le abbia dato delle difficoltà ad affrontare il momento della nanna. Specialmente in certi momenti della giornata (o dello sviluppo) ai bambini piace sentirsi circondati e contenuti come in un "nido", perché infonde sicurezza e i cosiddetti “oggetti transizionali” (che possono essere il peluche, la copertina o il ciuccio) trasmettono senso di fiducia e protezione. Con la parola “oggetto transizionale” si intende qualsiasi oggetto che viene investito emotivamente e assume per il bambino un valore affettivo molto forte, tanto da trasmettere fiducia, senso di protezione e sicurezza, specialmente in certi momenti della giornata o dello sviluppo, come in questo caso nel passaggio dalla veglia al mondo dei sogni al momento della nanna. Essendo passato molto tempo ormai, ridare il ciuccio sarebbe controproducente, ma trovare un valido e accettabile (per lei) sostituto potrebbe essere un’idea. Potresti anche provare a tranquillizzarla la sera con un bel massaggino, per trovare un contatto rassicurante nel momento della separazione della nanna! Oppure dai spazio alla fantasia, con favole e nuovi (o vecchi) peluche che vengono a farle compagnia nel lettino! Se la bambina non riposa bene (e alla sua età è ancora presto per saltare il pisolino) è chiaro che i capricci saranno inevitabili: è stanca…e anche noi quando siamo stanchi non diamo certo il meglio di noi…almeno, per me è così! Ricordati comunque di ignorare sì i capricci, non vanno certo premiati, ma anche di contenerli, dando voce ai suoi lamenti, traducendo in parole (per es. dicendole “ Asia oggi è proprio stanchina, ha bisogno di coccole o di rilassarsi un po’ con mamme e papà”), perché si tratta anche di richieste di aiuto e attenzione, che vanno accolte e interpretate. Un abbraccio, adri Approfondimenti: Per leggere tutte le risposte della nostra tata e scriverle vai sul nostro Forum |
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