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A due anni, alza le mani se si arrabbia |
Bambini - Tata |
Scritto da Adriana Cantisani Giovedì 21 Gennaio 2010 13:25 |
Sono un paio di mesi che noto in mio figlio, un bambino di due anni vivace e sempre sorridente, un cambiamento in negativo, se posso permettermi. E' diventato piuttosto manesco e non lo fa più in maniera istintiva, come accadevano mesi addietro. Lo fa intenzionalmente, con aria di sfida, nei confronti soprattutto miei e di suo babbo... è come una sfida tra me e lui... una sfida tra lui e suo babbo... insomma, è come se volesse vedere fino a che punto gli è permesso arrivare... Ho il terrore di sbagliare qualcosa... perché spesso, dopo averlo rimproverato verbalmente di smetterla, che non si fa male alla mamma e che non è un comportamento giusto... lo sculaccione mi scappa...[V] Spesso,però, non arrivo allo sculaccione, perché dopo i vari rimproveri riesco a calmarlo e si ravvede... Mi rendo conto da sola che alzare le mani a mia volta è controproducente, infatti quando capita che si prende uno sculaccione s'innervosisce ancor di più. Però,mi creda alle volte è inevitabile...ho molta pazienza ma capirà che alle volte in certe situazioni viene a mancare... Anche perché, ripeto, prima dello sculaccione cerco di farlo "ragionare" in ogni modo... Non è particolarmente violento, il più delle volte mi tira uno schiaffo o un calcio mentre lo cambio (porta il pannolino), oppure quando siamo in giro (spesa o passeggiata) e vuole ottenere qualcosa che lo interessa particolarmente. Ma ha molta forza,essendo bello grande. Detesto soprattutto le mani sul viso e ancor di più il significato che esse hanno, quindi poco rispetto. Questa situazione mi fa sentire alle volte "inadeguata"... Sono episodi che non capitano spessissimo, ma capitano e non so mai come gestirli, non riesco a capire cosa sto sbagliando...[:(] Per il resto,è un bambino molto socievole,solare,dolcissimo e che ama molto esternare i propri sentimenti è molto tenerone,ma ha un carattere egocentrico, cerca sempre di essere al centro dell'attenzione. E' molto, molto mammone (non lavoro e lo tengo con me a casa, piuttosto che al nido) e con me ha un rapporto molto speciale, di cui sono orgogliosa, anche se alle volte... Devo aggiungere per ultima cosa, che ancora non sa formulare frasi di più parole... quindi, ancora gesticola molto e dice le paroline "chiave". Si fa capire benissimo, intendiamoci, ma penso che questa cosa del non riuscire ad esprimersi verbalmente in determinate situazioni lo innervosisca. Ma forse è solo una mia impressione. Per il resto, è un bambino sereno e sempre sorridente, solo che durante i capricci si comporta spesso con aria di sfida nei nostri confronti e non ne capisco il motivo. Grazie infinite per la sua risposta in merito, attendo fiduciosa, nella speranza d'imparare a gestire al meglio i capricci del mio piccolo grande monello... Grazie di cuore... Carissima Mamma, la prova di forza è un bellissimo segnale che ti sta mandando il tuo bimbo! Certo a volte ci fa impazzire, ma fidati, vuol dire che sta crescendo e che il vostro rapporto è solido e rassicurante per lui. Un bambino infatti non si ribella se non si sente sicuro di non perdere l'amore del suo bersaglio. Quindi mantieni la calma e una volta che hai dato un divieto, non cedere. Certo le eccezioni ci saranno, ma lasciamole possibilmente per quando sarà più grandicello. A questa età le regole sono fondamentali, perché infondono sicurezza. Lascia che si arrabbi. Perché i genitori vogliono sempre evitare alcune emozioni ai loro figli? La rabbia, la tristezza, e il dolore sono tutte emozioni che vanno vissute a tutte le età, dosate "a misura" di ogni età, ovviamente. Nessuna emozione umana è negativa. Come si gestisce l'emozione è il punto su cui lavorare, non l'emozione stessa. Per esempio, se il bambino quando è arrabbiato usa le mani, bisogna che impari che non si fa-- perché si può fare male agli altri… Ma è importantissimo che lui le emozioni le provi, per imparare appunto a gestirle. La cosa più importante è che anche tu le possa provare… dando però il buon esempio su come gestire la rabbia. La sculacciata non è un buon metodo educativo, anche se tutti ne abbiamo ricevuta una nella vita. La sculacciata infatti viene usata per dimostrare il nostro potere, per sfogare la nostra rabbia e purtroppo anche per provocare dolore. Sono tutti PESSIMI motivi, perché, non solo feriscono fisicamente e/o psicologicamente, ma NON RISOLVONO assolutamente il problema. Il bambino è ancora troppo piccolo per capire il perché della punizione. La cosa migliore è usare un NO secco. Il NO è una parola con un significato ben preciso, come qualsiasi altra parola e va usata, quando è necessario, senza timore. E’ importante mantenere l'espressione del viso ed il tono della voce seri. Lo guardi negli occhi, non sorridi e non usi un tono dolce, altrimenti non capirà il significato della parola NO: deve essere ben distinguibile da altre espressioni. Non è necessario usare prove di forza, basta essere sicuri di quello che si fa e decisi. Il bambino imparerà a capire. Ricordati che dando affetto e carezze, riceverai altrettanto indietro. Usando le mani, imparerà a farlo anche lui: dare il buon esempio è sempre una buona regola. Il tuo bambino sta passando quello che in inglese chiamiamo Temper Tantrums (e mi dispiace, ho cercato e ricercato, ma non esiste una traduzione esatta!): sono quelle bizze fortissime, quegli scatti d'ira tanto frequenti e, soprattutto, NORMALI nei bambini piccoli. Iniziano quasi sempre nel periodo che in inglese chiamiamo i Terrible Twos (i terribili o tremendi due anni). La cosa bella è che i tantrums non durano a lungo e la maggior parte dei bambini li abbandona parecchio prima di entrare in prima elementare, normalmente intorno ai quattro e cinque anni. Come già ho scritto altre volte, sapere gestire i tantrums è la chiave per aiutarla: • Mantieni sempre la calma. Non urlare altrimenti la bambina si agiterà di più. Ricorda che per i piccoli non è facile ricomporsi. A volte un bicchiere di acqua aiuta (per deglutire correttamente il bambino deve respirare in maniera più tranquilla e ritmica, quindi non si corre il rischio di iperventilare e vomitare.) • Sii ferma nelle tue decisioni. Se è NO, è NO. Non mollare, altrimenti la tua bambina capirà che con i tantrums/vomiti può ottenere quello che vuole. • Non comprarla. Se le dici "prendiamo un bel gelato se ti comporti bene al supermercato", non farai altro che incoraggiarla a comportarsi male di prassi (il comportarsi bene diventerà l'eccezione per cui verrebbe premiata). • Attenzione alla stanchezza! Facci caso che sicuramente i tantrums avvengono quando la bambina è stanca. Quando la vedi arrabbiata o nervosa, falle fare un pisolino o comunque un po' di relax (coccolandovi sul divano o sul letto, leggendo una favola, ecc.) • Dedicale del tempo. Spesso i bambini hanno i tantrums perché vorrebbero la nostra attenzione. Fatti un esame di coscienza. Dov'eri? Sicuramente immersa in un'attività che non la riguardava. Quando un bambino ha bisogno di stare un po' con la mamma o con il papà, spesso il tantrum diventa il suo modo per dircelo. Quando si è calmata, ricorda di dedicarle un po' di tempo di qualità solo con lei. • Non la punire perché ha avuto un tantrum. E’ un comportamento del tutto normale, perché i piccoli non sanno gestire le emozioni, mentre noi adulti sì (in teoria!). Soprattutto, stai tranquilla. I tantrums non sono segnali che siamo dei cattivi genitori. Tieni botta! Un abbraccio, adri Approfondimenti: Per leggere tutte le risposte della nostra tata e scriverle vai sul nostro Forum |
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