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Regressione post spannolinamento |
Bambini - Tata |
Scritto da Adriana Cantisani Giovedì 03 Dicembre 2009 06:01 |
Seconda cosa, ed è il motivo per il quale ora sono costretta a disturbarti: ho un problema di "umidità-infra mutandesca" con Michele, il mio bel fringuellino di due anni e quattro mesi. A luglio, ovvero poco dopo il compleanno, ho cominciato l'opera di spannolinamento, che in una decina di giorni ha portato ad ottimi risultati: il vasino era una certezza e il riduttore (con un aiutino, ovviamente) una simpatico ma costante diversivo. Purtroppo da circa un mesetto siamo tornati al punto di partenza: di giorno non chiama più, la fa dove capita e, al massimo, mi avvisa quando ormai ha bagnato il bagnabile. Ho provato con le belle e anche con le brutte, ma il risultato non cambia: una o più volte al giorno fa il suo numero. Chiaramente non voglio rimettere il pannolino, sarebbe una soluzione non solo da "pigri", ma addirittura deleteria: non accetto una sconfitta per una meta già a suo tempo conquistata. Non ci sono stati sconvolgimenti particolari nella sua vita in questo periodo, soltanto il fatto che dopo quattro mesi di "ferie forzate" causa crisi sono tornata a lavorare, ma questo è avvenuto comunque successivamente all'insorgere di questo suo comportamento. Ti ringrazio per la pazienza che hai nel leggere i nostri problemi e per le risposte illuminanti che ci dai. Un abbraccissimo! Cara Mamma, Grazie per la bella accoglienza! "Umidità infra-mutandesca": direi che è un modo fantastico per descrivere la questione! Mi sa che userò questo termine in qualche puntata!! ;-) Non sono per niente brava in matematica, ma facendo due calcoli mi sembra di capire che il tuo bimbo sia stato "spannolinato" solo 2 mesi prima di iniziare a bagnarsi di nuovo, in più durante uno di questi mesi era probabilmente anche in costume tutto il giorno. Ricapitolando quindi: da metà o da fine luglio ha iniziato i primi tentativi, tutto bene nel mese di agosto e di settembre, in ottobre si è presentata invece la regressione. Molto probabilmente il passaggio è avvenuto durante le vacanze, vale a dire lontano da casa e dalla routine quotidiana. Per il bambino la routine è FONDAMENTALE, come lo è l'ambiente che lo circonda. Sai, in fondo, non è passato poi tanto tempo ed è anche abbastanza normale che si faccia dei passi indietro. Non sentirti sconfitta: non sei in gara con nessuno. Sentirsi in gara infatti è sbagliato, perché pensi a te stessa e non ai suoi bisogni. Probabilmente il tuo bambino non è veramente pronto. Che male c'è nel tornare al pannolino, evitando così di fargli vivere una costante mortificazione? Riprova fra qualche mese. I maschietti effettivamente hanno spesso circa tre anni quando tolgono il pannolino (le femmine sono spesso più veloci.) L’età media dei maschi "autonomi" è di 38 mesi. Ecco alcuni segnali che ti possono aiutare a capire quando il tuo bambino è pronto ad iniziare: È preparato fisicamente e intellettualmente, vale a dire che ha acquisito il controllo di vescica e intestino, e un buon sviluppo motorio e linguistico: rimane quindi asciutto per almeno 2 ore di seguito durante il giorno; é asciutto anche dopo il pisolino; é regolare nell'andare di corpo (alcuni bimbi vanno anche più volte al giorno, altri ogni due giorni, l'importante è la regolarità);ha una certa autonomia nel "prepararsi" per il vasino (sa tirarsi i pantaloni giù ecc.); sa parlare per comunicare i suoi bisogni. E’ preparato emotivamente: dimostra di voler sentirsi "grande" (vuole fare da solo e comunica di voler usare le mutandine invece del pannolino); vuole collaborare (cosa difficilmente possibile durante la fase dei terrible twos- i terribili due- e dei "no"); non gli piace il pannolino sporco o bagnato (e parliamo ancora di pannolino e non di mutande). Ecco invece alcune strategie che possono dimostrarsi utili: Resta calma: ogni bambino è diverso e ha tempi diversi. Sii di esempio: i bambini imitano e puoi fargli vedere tu come si fa la prossima volta che vai in bagno! Usa un linguaggio semplice quando gli spieghi quello che accade. Aiuta il bambino a riconoscere il momento in cui fa la cacca o la pipì (alcuni possono smettere di giocare, altri diventano rossi o spingono ecc.). Leggete un libro che riguardi per esempio il vasino, il wc o la cacca. Vestilo con un abbigliamento comodo e facile da rimettere. Non rimanere sul vasino più di 5 minuti, dopodiché dagli tanti abbracci e coccole anche se non ha fatto niente: infondo ci ha provato! E’ molto normale che due secondi dopo si sporchino: non è una sfida, è solo che i segnali sono arrivati, ma sono stati "capiti" in ritardo. Ci vuole tempo, pazienza e tanto amore. Non umiliare mai il bambino se si sporca e non arrabbiarti. Attenzione nel tirare l'acqua, perché possono esserci reazioni diverse: ad alcuni piace (salutano la cacca "ciao cacca!"), altri invece si spaventano. Non fatelo quando il bimbo è ancora seduto, perché alcuni temono che insieme alla cacca verranno risucchiati anche loro. Vanno rassicurati che solo la carta e la cacca se ne vanno giù. Le bimbe vanno pulite seguendo la direzione da davanti verso dietro per motivi di igiene. Bisogna sempre insegnare di lavarsi le mani dopo essere andati in bagno. Diamo il buon esempio!. Ogni tanto si fanno dei passi avanti, ogni tanto qualcuno indietro…ma poi si procede comunque. Coraggio! Un abbraccio, adri Approfondimenti: Per leggere tutte le risposte della nostra tata e scriverle vai sul nostro Forum |
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