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Scatti di violenza improvvisi a tre anni. Ecco come affrontarli a qualsiasi età |
Bambini - Tata |
Scritto da Adriana Cantisani Martedì 14 Dicembre 2010 14:18 |
Ciao tata Adriana vorrei un consiglione, mio figlio Niccolò ha tre anni e ha degli scatti di violenza improvvisi verso i bimbi del nido, tira morsi, botte ecc. e parlando con la maestra non si capisce il perchè. Questo succede da quando aveva 18 mesi a periodi quando più quando meno.
Da 14 mesi è nata la sorellina ma con lei è abbastanza affettuoso, solo avvolte la spinge via dai suoi giochi, ma spesso la coccola. Anche con mia nonna, che vive con noi,cerca sempre di picchiarla, di spingerla. Inoltre non mi ubbidisce, non risponde e vuole fare come vuole. Non dorme il pomeriggio da quando aveva 18-22 mesi, era difficile addormentarlo sempre di più fino a che non ha smesso, e così arriva il pomeriggio che è intrattabile.
Si addormenta verso le 21,30 ma solo con il biberon di latte e spesso si risveglia e si alza in mezzo alla notte e mi viene a cercare, dopo di che lo riporto a letto, e si riaddormenta quasi subito. Io lavoro di giorno ma avolte anche la notte e così dormo solo qualche ora quando lui si sveglia. Puoi aiutarmi con un consiglio, grazie grazie Cara Mamma, questo tipo di comportamento è abbastanza comune nei primi tre anni di vita dei bambini, perché proprio in questa fase le capacità linguistiche sono spesso limitate. Non potendo esprimere la propria frustrazione a parole, spesso i bambini si affidano alla fisicità. Infatti questo comportamento va poi scemando man mano che il linguaggio migliora: è meno comune, ma non impossibile, in bambini fino ai 4 o 5 anni di età. E’ importante non reagire mai con violenza fisica, anche se a volte verrebbe di istinto quando avvertiamo il dolore dei dentini che sprofondano nella nostra coscia! La nostra reazione potrebbe essere umana, ma poco efficace, perché otterresti solo che il bambino imparerebbe che aggredire è lecito. Meglio abbassarsi all'altezza del bambino, avvicinare il viso al suo, guardarlo negli occhi e con la faccia seria e contrita dire un bel NO secco, seguito da una frase tipo: "Non si morde. Mordere fa molto male alla mamma o all'amichetto. Non farlo più." Mantenendo sempre la faccia seria. Non dilungarti in altre spiegazioni né in eventuali punizioni. Invita il bambino a verbalizzare ciò che vuole. Per esempio, si sta agitando perché vuole giocare con l’amichetto, aiutalo dicendo “vediamo se il tuo amichetto vuole condividere i soldatini con te, così giocate insieme, se non vuole, troviamo comunque un altro gioco da fare." Ricordati di osservare bene tuo figlio: questi comportamento avvengono quando è stanco? O quando ha fame? O quando si trova in un ambiente rumoroso o caotico? Anche se non fa più il pisolino del pomeriggio, a questa età (…ma forse a tutte le età!!) ha comunque bisogno di staccare un po’ la spina. Se non dorme più (non tutti i bambini infatti dormono il pomeriggio), battezza comunque un orario come "l'ora del silenzio", dove si può guardare un cartone tranquillo sul divano o leggere una favola insieme, per avere un momento di relax, per decomprimere. Per quanto riguarda i risvegli notturni, non è sempre vero che più si è stanchi, più si crolla e si dorma: spesso è proprio la stanchezza che non ci permette di riposare bene. Consultati anche con il pediatra di fiducia, per escludere anche eventuali disagi di digestione o di tolleranza al latte: non tutti i bambini lo tollerano nella digestione notturna. Coraggio! Un abbraccio, adri Approfondimenti: Per leggere tutte le risposte della nostra tata e scriverle vai sul nostro Forum |
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