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Come rendere il trasloco meno traumatico |
Bambini - Tata |
Scritto da Adriana Cantisani Mercoledì 23 Giugno 2010 18:29 |
Cara tata, sono la mamma di due bimbi, uno di 10 mesi (Luca) e l'altro di 3 anni e mezzo (Matteo),siamo sempre stati una famiglia "mobile" in quanto noi abitiamo, DA SOLI, a Roma ma i nostri familiari (nonni, zii, cuginetti) vivono tra la Svizzera (Berna, Lugano) ed Asti. I miei figli sono nati a Lugano e da allora ogni 3 mesi circa ci spostiamo nei vari posti per andare a trovare i familiari e in estate ci fermiamo anche 3 mesi dai nonni paterni. Tutti questi spostamenti e traslochi continui, ma necessari, diventano sempre più faticosi e dunque abbiamo deciso di trasferirci, un pò a malincuore, ad Asti (dove vivono i miei suoceri) per avvicinarci al resto della famiglia, oltre che per motivi di natura pratica (vivibilità della città, costo della vita...) anche pensando che quando Matteo inizierà le elementari non potremmo più avere questa libertà di movimento.
Matteo da 2 anni va all'asilo e mi rendo conto che adesso si sta integrando sempre di più con i suoi amichetti e l'ambiente circostante. La domanda è questa... COME POSSIAMO RENDERE IL MENO TRAUMATICO POSSIBILE QUESTO CAMBIAMENTO? La nostra idea sarebbe di trasferirci entro la fine di quest'anno, anche se pure questa decisione mi pone davanti alla domanda se toglierlo a metà anno dall'asilo e inserirlo in un altro sia la cosa giusta, o sarebbe meglio aspettare la fine dell'anno ma a quel punto sarebbe passato un'altro anno dove lui si inserisce sempre di più in un ambiente che poi dovrà lasciare... Quindi come affrontare lo stacco dall'asilo e l'inserimento in uno nuovo? Possiamo renderlo partecipe dello spostamento, nel cercare l'appartamento nuovo e nel cercare il nuovo asilo? O così facendo lo carichiamo di una responsabilità non sua?Quando sarebbe il caso di cominciare a parlargliene? E in che modo? Come vedi sono una mamma piena di domande che francamente non saprei a chi rivolgere se non a delle tate come voi!!! Ringrazio sin d'ora per la disponibilità, un abbraccio Maria Cara Maria, In effetti cambiare casa, e di conseguenza scuola ed amici, non è sempre facile per i bambini. Ricorda però che spesso i bambini reagiscono piuttosto bene: come ho già altre volte raccontato, io, per esempio, ho cambiato scuola ben 7 volte! Gli Americani sono più abituati a spostarsi rispetto agli Italiani. Non saprei dire se si tratti di un male o di un bene: è semplicemente diverso… Comunque a 3 anni ancora non vi sono amicizie così radicate ed è ancora in grado di muoversi facilmente. Affronta la cosa dicendo sempre la verità, nel modo più semplice possibile, cercando soprattutto di non trasmettere ansie e paure, preparandolo e rendendolo partecipe delle nuove cose, ma senza esagerare…altrimenti sembra che siate anche voi preoccupati di cosa vi aspetta!! Non è necessario parlare di ciò che succederà tra un mese o due mesi in continuazione: il suo concetto del tempo è ancora rudimentale. Meglio dire cosa sta per succedere e spiegarlo a breve distanza dall’evento, altrimenti sarebbe difficile da comprendere e da inserire a livello temporale. Riguardo alla scelta del momento per terminare il vecchio asilo per poi iniziare il nuovo, dipende anche dalle vostre necessità: se riuscite, meglio terminare l’anno scolastico ed il percorso educativo nel vecchio asilo, per poi iniziare (insieme ai compagni) l’inserimento nel nuovo. Anche per gli altri bambini ci sarà comunque una sorta di mini inserimento. Buon trasloco! Un abbraccio, adri Approfondimenti: Per leggere tutte le risposte della nostra tata e scriverle vai sul nostro Forum |
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