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Bimbi nati prematuri, le differenze etniche non condizionano lo sviluppo |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 08 Gennaio 2016 10:21 |
Le differenze etniche non hanno conseguenze sullo sviluppo dei bambini prematuri: a sei mesi di vita hanno tutti le stesse dimensioni dei nati a termine della stessa età, la notizia è emersa dai risultati di uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista "Lancet" e coordinato dall’Ospedale Sant’Anna di Torino.
Grazie a questa ricerca, per la prima volta al mondo, sono state redatte le "Tabelle degli Indicatori internazionali sulla crescita dei prematuri". Fino ad oggi mancava infatti un modello di riferimento della crescita postnatale dei bambini prematuri, indispensabile per guidare le scelte nella loro nutrizione ed assistenza.
Grazie allo studio internazionale "Intergrowth 21st", finanziato dalla Fondazione Bill e Melissa Gates e dall’Università di Oxford, sono oggi disponibili le prime carte standard internazionali per la crescita dei neonati prematuri. Sono stati coinvolti ben otto Centri di ricerca ed assistenza in diverse parti del mondo: Brasile, Cina, India, Italia, Kenya, Oman, Usa e Inghilterra, al progetto ha partecipato, unico Centro dell’Europa continentale, l’Ospedale Sant’Anna della Città della Salute e della Scienza di Torino, con i reparti di Ostetricia e di Neonatologia dell’Università (diretti dalla professoressa Tullia Todros e dal professor Enrico Bertino).
Questa parte del progetto è basata sui dati longitudinali postnatali di 224 prematuri, nati dalle 4.607 mamme arruolate nello studio,ed è stata coordinata per tutti i Centri partecipanti dalla neonatologa Francesca Giuliani, della Neonatologia universitaria dell’Ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino.
Così come per i feti e i neonati a termine, anche nei prematuri le differenze di crescita tra i vari gruppi etnici si attenuano in condizioni di assistenza e di nutrizione ottimali.
Nello specifico, il progetto è stato basato sulla promozione dell’utilizzo del latte materno fresco, opportunamente integrato, nei nati molto pretermine.
Mediamente il 90% dei bambini prematuri nei vari centri del mondo che hanno partecipato erano allattati al seno alla dimissione, risultato molto positivo.
Gli standard verranno usati per seguire dopo la nascita la crescita dei nati tra le 32 e le 36 settimane di gravidanza, che costituiscono l’80% dei nati pretermine.
In Italia, solo nel periodo tra la 32ma e la 36na settimana, nascono circa 30.000 bambini all’anno (6% del totale), dei quali 2.350 solo in Piemonte (7% del totale).
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