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Bambini vittime di abusi e bullismo vivono dieci anni in meno |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 17 Giugno 2014 16:51 |
Quello che sperimentiamo da bambini, ci influenzerà per il resto della vita, secondo una recente ricerca, chi da piccolo ha subito maltrattamenti, abusi e atti di bullismo, vivrà di meno.
Al Congresso italiano di pediatria, che si è tenuto a Palermo, si è parlato di come gli abusi, il bullismo e le punizioni siano la causa di un precoce invecchiamento, potrebbero accorciare la vita di addirittura 7-10 anni.
Gli esperti hanno evidenziato che i traumi subiti da piccoli possono influenzare la vita adulta, trasformandosi in patologie: obesità, cefalea, stress cronico, asma, malattie cardiache e tumori. Pietro Ferrara, docente di Pediatria all’Università Cattolica di Roma,ha spiegato che questa scoperta è una ragione in più per rafforzare la sorveglianza e prevenire gli abusi sui minori, un fenomeno che interessa circa 100 mila bambini ogni anno in Italia.
Il maltrattamento è un concetto più ampio che include molestie, abusi fisici e psicologici, negligenza nelle cure, atti di bullismo. L’Oms Europa ha stimato che i casi reali siano nove volte più numerosi di quelli segnalati. Anche secondo la ricerca scientifica non ci sono dubbi su questa correlazione, una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista "Molecular Psychiatry" ha sottolineato come i maltrattamenti e le violenze possano incidere sul dna.
Abusi sui bambini determinando modifiche di una parte del Dna, i telomeri, le regioni terminali dei cromosomi, queste modifiche sono le cause di una morte prematura. Per contrastare il bullismo è nato l'European Anti-bullying Network (Ean) di cui Telefono Azzurro Onlus ha curato la creazione insieme ad altre sedici organizzazioni di 12 Paesi europei. Ernesto Caffo, ordinario di Neuropsichiatria all'Università di Modena e presidente del Telefono Azzurro Onlus, spiega che in Italia si registrano meno casi di bullismo rispetto al resto d'Europa, ma il fenomeno è in crescita, aumentando con la crisi economica ed essendo favorito dalle nuove tecnologie: il cyberbullismo. Questo miete sempre nuove vittime, ma il 79% degli episodi di prevaricazione si registrano nelle aule scolastiche. Per questo motivo il Telefono Azzurro è impegnato in una campagna di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso il lavoro dei propri volontari educatori e l’apporto di specifico materiale divulgativo. La Sip è da tempo impegnata a formare i pediatri a riconoscere i segni dell’abuso e identificare qualsiasi situazione sospetta in questo percorso, come spiega il Presidente della Società Italiana di Pediatria, Giovanni Corsello, per esempio fratture delle ossa lunghe o rottura delle ossa costali posteriori in bambini di età inferiore a 18 mesi, fratture ricorrenti, incidenti domestici frequenti devono far suonare un campanello d’allarme: si stima che un quarto delle fratture delle ossa lunghe nei bambini molto piccoli sia la conseguenza di un maltrattamento.
Il secondo studio presentato al Congresso, è stato condotto dai ricercatori dell'università di Plymouth, ed è stato pubblicato sul Journal of Behavioural Medicine. 450 pazienti affetti da asma, tumori e patologie cardiache (equamente suddivisi tra uomini e donne) sono stati messi a confronto con 250 individui sani.
I partecipanti erano di età compresa tra 40 e 60 anni, ed erano tutti provenienti dall'Arabia Saudita, un paese nel quale picchiare ed insultare i figli è uno stile genitoriale accettabile, secondo quanto scritto dai ricercatori.
Lo studio ha rivelato una correlazione tra un maggior numero di maltrattamenti fisici e verbali ed una maggiore tendenza a sviluppare le malattie prese in esame, probabilmente perché questa forma di genitorialità induce stress, come sottlineano gli scienziati. |
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