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Tre bambini italiani su dieci sono obesi |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Lunedì 09 Dicembre 2013 14:18 |
L'Unicef e l'Agenzia spaziale europea ha fatto un appello "spaziale" per combattere la malnutrizione nel mondo: grazie all'astronauta italiano Luca Parmitano, da poco rientrato dalla sua missione di 6 mesi nello Spazio, hanno girato un video per sensibilizzare l'opinione pubblica a fare una donazione per contribuire all'acquisto di pasti terapeutici da donare ai bambini africani.
L'Unicef lancia l'allarme obesità e malnutrizione anche tra i bimbi italiani: 3 su 10 maschi al di sotto dei 17 anni è sovrappeso o obeso, molti vivono al Sud, fanno poca attività sportiva, hanno famiglie che ritengono le proprie risorse economiche scarse e soprattutto con livello d'istruzione dei genitori basso.
Sono oltre 3 milioni i bambini che muoiono ogni anno a causa della malnutrizione infantile, si tratta del 45% di tutte le morti infantili sotto i 5 anni, che nel 2012 sono state 6 milioni e 600mila, malnutriti sono anche i bambini sotto i 5 anni in sovrappeso, che nel mondo sono 43 milioni. L'Unicef ha ideato la campagna "Il Cenone di Natale più grande del mondo", per donare ai bambini africani il pasto più importante della loro vita.
Questi dati sono frutto del rapporto “Bambini e adolescenti tra nutrizione e malnutrizione” che ha visto collaborare Unicef e Istat. Il sovrappeso è un fenomeno che riguarda anche bimbi al di sotto dei 5 anni e a livello globale insieme al ritardo della crescita rappresenta il doppio carico della malnutrizione.
Ruolo fondamentale per una buona nutrizione è l’allattamento materno del neonato. In Italia, l’obesità tra i bambini e i ragazzi è più diffusa tra i maschi.
Secondo gli esperti, l’obesità è una condizione causata da più fattori che possono essere economici come il reddito, o da cattive abitudini alimentari, inoltre molti bambini non fanno una colazione adeguata, consumano troppi snacks e non praticano alcuna attività fisica.
Rimangono sotto accusa le cattive abitudini alimentari, la sedentarietà e i fattori economici. Nelle famiglie con più elevato grado di istruzione le vite alimentari siano maggiormente sane, frutto di un’accurata informazione circa le proprietà nutritive degli alimenti.
Nei nuclei familiari che ritengono le proprie risorse economiche scarse, gli stili di vita non sono dei migliori, così pure i comportamenti a tavola.
Solo il 12% dei ragazzi mangia almeno 4 delle 5 porzioni al giorno raccomandate di frutta e verdura.
Approfondimenti: Sito Unicef
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