Lo scorso dicembre era iniziato il dibattito e ora sembrerebbe approvata l'estensione dell'eutanasia ai minori in Belgio, su bambini senza limite minimo d'età, affetti da malattie dichiarate incurabili, dotati di capacità di giudizio, sotto il consiglio di un'equipe medica e il consenso dei genitori.

Per ora sono favorevoli la maggioranza in Parlamento (13 voti contro 4) e l'opinione pubblica, mentre sono sul piede di guerra i rappresentanti delle principali confessioni religiose, dai cattolici ai protestanti fino a musulmani ed ebrei, mentre in Italia e in Vaticano il voto pro-eutanasia del Senato belga ha suscitato forti reazioni.

La legge, che deve ora passare all'esame della plenaria, è nata con la legge sull'eutanasia per gli adulti che in Belgio è in vigore dal 2002, secondo paese ad averla adottata dopo l'Olanda. Uno dei padri fondatori di questa legge è Philippe Mahoux, il quale spiega che un bambino che patisce delle sofferenze che non si possono alleviare a causa di una malattia incurabile, è per quel bambino un dramma intollerabile.

Per gli adulti il ricorso all'eutanasia nel corso degli anni è aumentato (1.432 casi nel 2012,). La popolazione si è detta favorevole attraverso vari sondaggi: realizzato su un campione di 2.714 cittadini belgi ha rivelato che il 38% si è detto "assolutamente favorevole", su un totale di favorevoli del 74%. Solo il 6% si espresso "assolutamente contro".

Il vicepresidente del Consiglio nazionale degli psicologi, Antonio Telesca, ha commentato il testo di legge che prevede che uno psicologo abbia riconosciuto la ''capacità di giudizio" dei minori intesa come ''capacità di discernimento'': non può essere una decisione del solo psicologo, che può "contribuire, per la parte di sua competenza, al completare la conoscenza ed il quadro complessivo della condizione del singolo soggetto ".