In televisione la pubblicità del cibo spazzatura, conosciuto anche come junk food, sta diminuendo per il motivo che è stato preso di mira il web: nel 2012 solo su Facebook sono passati 6 miliardi di banner pubblicitari. Obiettivo: i bambini.

Le catene di fast food stanno concentrando i loro maggiori investimenti sui social network e sui siti dedicati (o preferiti) ai bambini: questi sono i risultati di uno studio svolto dall'Università di Yale e presentato al Convegno della American Public Health Association.

Il rapporto mette in risalto come siano pochi i miglioramenti in campo di nutrizione, solo 33 di oltre 5000 combinazioni alimentari rispettano gli standard di salute. Lo scopo dello studio (condotto da Jennifer Harris) era esaminare come gli advergame, che sono i giochi online per computer sviluppati per commercializzare un prodotto, influenzano il consumo di snack sani e meno sani per i bambini.

I risultati suggeriscono che le preoccupazioni circa gli advergame online sono giustificati. Tuttavia, l' advergame può essere utilizzato anche per promuovere cibi sani e bevande salutari. Questo tipo di approccio di marketing sociale potrebbe far pendere la bilancia verso la scelta di snack di qualità superiore, contribuendo in tal modo a frenare l'epidemia di obesità.

Il pericolo sta arrivando anche sui cellulari, sono stati programmati degli advergame appositi per gli smartphone, su cui il controllo da parte degli adulti è ancora minore rispetto ai siti nel web. Le catene alimentari fast food hanno investito nel 2012 circa 4,6 miliardi di dollari, con un aumento dell'8% rispetto all'anno precedente.

Fonte: Jama Pediatrics