Le malattie cardiovascolari da trombosi (infarto, ictus, embolia e trombosi), sono l'epidemia dei nostri giorni e in Italia colpiscono 600 mila persone ogni anno.Queste sono la prima causa di morte nei paesi industrializzati. Per questo motivo è fondamentale prevenirle fin dall'infanzia attraverso una alimentazione sana e l'attività fisica. Ad affermarlo è Marco Moia, segretario scientifico dell'Associazione lotta alla trombosi (Alt), durante la presentazione di Gazzetta Cup a Milano, il più grande torneo d'Italia per ragazzi realizzato da La Gazzetta dello Sport in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano.

L'attività fisica e sportiva sono di vitale importanza per ridurre il rischio cardiovascolare, e insieme all'eliminazione del fumo e il controllo del peso sono la strategia vincente contro questo grave problema che ci colpirà nei prossimi 20 anni. Il termine trombo (da thrombos = grumo) indica la presenza di un coagulo di sangue che aderisce alle pareti non lesionate dei vasi, siano essi arteriosi, venosi, capillari o coronarici (che provvedono all'irrorazione sanguigna del cuore).

La presenza di un trombo è una condizione potenzialmente grave, poiché se raggiunge dimensioni significative può ostruire il lume del vaso e bloccarne il flusso. La condizione peggiora ulteriormente quando i trombi vanno ad occludere grossi vasi arteriosi, privando di ossigeno e nutrimento parti più o meno importanti di organi vitali, fino a causarne la necrosi (ictus, infarto, gangrena dell'arto).

Iniziare a muoversi fin da piccoli è fondamentale, e basta poco, come ad esempio andare a scuola camminando. Questo serve a ridurre il peso corporeo e migliora la situazione metabolica. Altro suggerimento di Moia è di aumentare le ore scolastiche di attività fisica.

Ogni bambino dovrebbe fare infatti almeno un'ora al giorno di moto, anche solo correndo in cortile. Senza una strategia di prevenzione la spesa per la presa in carico di queste malattie diventerà insostenibile per il Ssn e a pagarne il prezzo saranno le fasce più povere della popolazione.

Secondo le statistiche, In Europa, 55 donne su 100 E 43 uomini su 100 muoiono per malattie determinate dalla Trombosi, in Italia, le malattie cardiovascolari nel loro insieme sono responsabili del 44% di tutti i decessi: la trombosi da sola e nelle sue manifestazioni d'organo uccide ogni anno 200.000 ITALIANI e ne rende invalidi altrettanti.