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Bambini: l'obesità diminuisce, ma fanno poco sport e sono troppo sedentari |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 22 Febbraio 2013 08:51 |
I casi di sovrappeso e obesità fra i bambini sono calati negli ultimi 5 anni. Tuttavia nella fascia d'età 8-9 anni, l'Italia si riconferma ai primi posti d'Europa per l'eccesso di peso infantile. Tra i bimbi permangono delle cattive abitudini alimentari, sedentarietà e mancanza di sport o attività all'aria aperta.
Questi dati emergono dalla fotografia scattata dal Sistema di sorveglianza "Okkio alla SALUTE", promosso da Ministero della Salute e Ccm (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie). Quello dell'obesità infantile è un tema difficile e di estrema attualità: se si analizzano i dati del 2012 diffusi mercoledì 20 febbraio, dal Ministero della Salute e raccolti attraverso il Sistema di sorveglianza "OKkio alla SALUTE", si evince infatti che in Italia il 22,1% dei bambini di 8-9 anni è in sovrappeso, mentre il 10,2% è in condizioni di obesità. L'eccesso riguarda dunque il 32,3% dei bambini della terza elementare. Rispetto al rilevamento fatto nel 2008 c'è un lieve miglioramento, ma non è sufficiente secondo il Ministero. L'Italia resta infatti ai primi posti d'Europa in termini di sovrappeso infantile. La causa di questo eccesso, secondo la rilevazione che ha coinvolto 46.492 bambini appartenenti a 2.623 classi terze della scuola primaria, sarebbero gli stili di vita poco salutari (a partire dalle abitudini scorrette a tavola). Analizzando i dati raccolti si scopre infatti che il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 31% fa una colazione non adeguata (sbilanciata in termini di carboidrati e proteine), il 67% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante, il 21% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura e il 43% consuma abitualmente bevande zuccherate e/o gassate. I bambini che ereditano dai genitori un'alta reattività insulinica ingrassano in modo più o meno marcato in base agli stimoli provenienti dall'ambiente, questo lo spiega la biologa nutrizionista Gigliola Braga nel suo libro "L'alimentazione giusta per tuo figlio", editore Sperling & Kupfer. La genetica incide sull'insorgere dell'obesità infantile, ma anche la componente ambientale fa la sua parte: un bambino non può apprendere abitudini nutrizionali corrette se i genitori sono i primi a non seguire un'alimentazione appropriata e coerente con le loro necessità. Gli ispano-americani negli Stati Uniti e chi abita al sud in Italia, ovvero le popolazioni che hanno le cifre più alte di obesità e sovrappeso nelle rispettive aree, potrebbero essere accomunati dall'abitudine a consumare molti carboidrati. L'altro importante fattore di rischio è rappresentato dalla scarsa attività fisica. La rilevazione mette in luce la tendenza dei nostri bambini ad adottare comportamenti sedentari (nonostante un leggero miglioramento rispetto al 2008), il 16% dei bambini pratica sport soltanto per un'ora a settimana o anche meno, il 36% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per più di 2 ore al giorno e solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta. Il primo passo verso la salute consiste nel cambiamento delle abitudini alimentari, a partire dalla prima colazione che, come sottolineano gli esperti, rappresenta il pasto più importante della giornata. Questa deve essere bilanciata e contenere nelle giuste proporzioni carboidrati, proteine e grassi buoni. |
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