Quando scegliamo un giocattolo per i nostri bambini cerchiamo di essere sempre attenti alla grandezza o al materiale di cui sono fatti, ma anche quando ci sembra che un gioco vada bene, ecco che emergono delle polemiche che ci portano a riflettere. L'ultima riguarda i tappetini- puzzle gommosi per bambini che stanno diventando vietati in tutti i Paesi dell’Unione Europea.

Il no ai tappetini sta facendo il giro d’Europa. Le autorità belghe, da venerdì scorso, ne hanno vietata la vendita; ora quelle francesi si stanno interrogando sull’opportunità di seguirne le orme. Sotto accusa sarebbe un composto denominato formammide, sostanza tossica e cancerogena che sarebbe presente tra i materiali utilizzati per la produzione di questi tappeto. Per non creare inutili allarmismi è bene controllare il tappeto che si possiede prima di buttarlo, perchè non tutti contengo questa sostanza.

Negli ultimi mesi abbiamo spesso parlato dell'obesità infantile e dei problemi alimentari legati all'infanzia come specchietto di allarme per le patologie future che ne potrebbero conseguire. Con il numero invernale di Valore Alimentare arrivano le raccomandazioni necessarie per la giusta alimentazione e per proteggere i più piccoli da un abuso di zuccheri nella propria dieta.

Secondo gli esperti, il problema sta proprio nell'alta percentuale giornaliera di zuccheri raffinati presenti in moltissimi cibi consumati dai bambini, come ad esempio nei dolci e nelle merendine. Un allarme che suona proprio ad hoc nel periodo prenatalizio che ci vedrà alle prese con pandori e panettoni a go go. L'ideale sarebbe sostituire questi cibi con alimenti che rilascino lentamente gli zuccheri, come ad esempio i carboidrati presenti nei cereali, oppure la frutta con gli zuccheri di origine naturale.

In un asilo di Besancon, nell'est della Francia, questa mattina è successo quello che nessun genitore vorrebbe mai dover vivere neanche per un momento. Un 17enne squilibrato ha preso in ostaggio per ben 4 ore, cinque bambini tra i 4 e i 6 anni e la loro maestra. Armato di due spade era entrato durante l'orario di ingresso, sequestrando inizialmente 20 bambini con una maestra e una assistente, rilasciati poi man mano a gruppi di 5 e 10 nelle ore della sua follia.

Alle 12.45 dopo lunghe ore di trattative telefoniche, il ragazzo è stato bloccato dalle teste di cuoio con una pistola stordente e gli ostaggi sono stati tutti liberati senza nessun ferito. Si è poi scoperto che questo ragazzino è in cura psichiatrica per depressione, ma ha interrotto la cura farmacologica.

Per chi vive nelle zone tra Verona a Brescia, da Cremona a Vicenza fino a Bergamo parlare di Santa Lucia non è sicuramente una novità e così anche per tutti i bambini che in questo weekend hanno preparato dolcetti per ricevere i primi regali delle festività natalizie.

Coldiretti informa infatti che con il tradizionale appuntamento festeggiato in questo fine settimana, oltre un milione di bambini ha scartato un regalo per una ricorrenza molto sentita  in modo particolare in Svezia, dove si vedono sfilare le ragazze vestite di bianco con una coroncina di fiori in testa. Il 13 dicembre però anche in Italia la festa di Santa Lucia è molto sentita, cosa dimostrata anche dai mercatini dedicati e dalle fiere dove comprare i primi regali che si sono svolte nei due giorni passati.

Che il sistema meritocratico dovrebbe essere alla base di molti lavori, credo che siano d'accordo in molti e se questo venisse riportato anche alle scuole, di sicuro lo sarebbero molti genitori che spesso lamentano una mancata capacità di insegnamento. Anche se in questo caso stiamo parlando degli stipendi dei docenti, che per 1 insegnante su due sono troppo bassi, di sicuro un regime a premi per il proprio operato porterebbe a vantaggi per i nostri figli, vedendo andare avanti gli insegnanti più bravi a discapito di chi, invece, non sa proprio come approcciarsi all'insegnamento.

Due docenti su tre si dicono d'accordo all'introduzione di questo sistema, capace di premiare le vere capacità individuali andando quindi anche a superare gli stipendi uguali per tutti, più o meno capaci di stare in cattedra. In base a una ricerca svolta in questi giorni dall'istituto di ricerche Swg, si vede come ben il 63% del corpo docente, non teme il giudizio sul proprio operato, volendo proprio un sistema di valutazione oggettivo che premi chi veramente se lo merita.