La suoneria del cellulare disturba i bimbi ancora nel pancione |
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Scritto da Maria Rea
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Martedì 04 Aprile 2017 21:42 |
Lo squillo di un cellulare vicino fa scuotere la testa al feto; vibrazioni e suonerie dunque interrompono e agitano il sonno del bimbo che è ancora nella pancione. A confermarlo è una ricerca condotta su 28 donne medico incinta dai ginecologi del Wyckoff Heights Medical Center di New York City. I risultati dell'osservazione verranno presentati al congresso nazionale dell'American College of Obstetricians and Gynecologists.
Come ha spiegat Boris Petrikovsky, a monte dello studio è stato posto un interrogtivo: "Quando i cellulari sono tenuti in prossimità della testa dei feti i suoni, e probabilmente anche le vibrazioni, causano un vero e proprio riflesso di spavento sul volto del bebè che interrompe e disturba il normale ciclo di riposo. Del resto, chi vorrebbe essere svegliato dai continui trilli di un telefonino?"
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Smog e autismo: possibile correlazione? |
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Scritto da Maria Rea
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Martedì 04 Aprile 2017 21:32 |
Lo smog è dannoso per l'organismo e, come confermano alcuni studiosi americani, proprio l’esposizione all’aria inquinata durante i nove mesi di gestazione, e soprattutto nel terzo trimestre, sembra avere una responsabilità nella comparsa dell’autismo. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Enviromental Health Perspectives e ha osservato 117 mila donne in gravidanza. Lo scopo era dedurre se l'esposizione prenatale allo smog potesse essere la causa di alcune patologie, in particolare dell' autismo.
Gli autori hanno analizzato, per tutto l’arco dei nove mesi, il loro livello di esposizione al PM 2.5. Si tratta di particelle microscopiche, con un diametro inferiore a 2,5 µm, costituite da fumo, polvere e minuscole gocce di sostanze liquide. Il PM 2.5 è uno dei componenti più pericolosi dell'inquinamentoatmosferico perché è in grado di arrivare in profondità nell’apparato respiratorio, ma anche in quello circolatorio e cardiovascolare.
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Deficit di attenzione e iperattività nei bambini: la causa potrebbe essere riscontrata nell'alimentazione |
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Scritto da Mary
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Martedì 04 Aprile 2017 21:20 |
La dieta mediterranea prevede un regime alimentare sano. I vantaggi che da essa derivano per la nostra salute non escludono nessuno, infatti quest’abitudine alimentare fa bene anche ai bambini. Come rivela uno studio condotto da ricercatori spagnoli dell’università di Barcellona e pubblicato sulla rivista Pediatrics, tra gli innumerevoli benefici per la salute, ci sarebbe anche un effetto protettivo nei confronti del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, conosciuto anche con la sua sigla: Adhd.
La ricerca ha coinvolto complessivamente 120 bambini di età compressa fra i 6 e i 12 anni. Metà di loro aveva ricevuto una diagnosi di Adhd, così con lo studio i ricercatori hanno indagato gli stili di vita dei bambini, comprese anche le abitudini alimentari, con l’aiuto di questionari compilati dai rispettivi genitori.
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Scritto da Mary
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Giovedì 23 Marzo 2017 22:21 |
Da cosa può derivare l'asma infantile? La causa sembrerebbe derivare da diversi fattori, quali: carenza di vitamina D e E nella madre, fumo e altri prodotti chimici. A rivelarlo è uno studio pubblicato sullo European Respiratory Journal. La ricerca ha riguardato 1924 bambini, alle cui madri, durante la 32ma settimana di gestazione, è stato somministrato innanzitutto un questionario relativo all’assunzione di vitamina D ed E nei tre mesi precedenti.
L’analisi dei dati dimostra che sia uno scarso apporto delle due sostanze nei nove mesi della gestazione è associato a un aumentato rischio di respiro sibilante e di asma nei primi 10 anni di vita. L'alimentazione non è però l'unica variabile dell'asma infantile.
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Gusto dei bambini, da cosa può essere influenzato |
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Scritto da Mary
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Giovedì 23 Marzo 2017 22:14 |
Troppe vitamine durante la gravidanza e l'allattamento possono influenzare le preferenze di alcuni tipi di alimenti dei bambini. Ad affermarlo è una ricerca condotta dall'università di Toronto e pubblicata sulla rivista scientifica "Applied Physiology, Nutrition and Metabolism".
L’obiettivo dello studio era infatti capire l’influenza di una dieta ad alto contenuto vitaminico rispetto all’aumento di peso corporeo delle donne in gravidanza. Gli esperimenti condotti sui ratti dimostrano che una dieta simile può influenzare lo sviluppo del cervello e, in particolare, le preferenze gastronomiche del nascituro.
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